Tesla Dojo, sarà il futuro dell’auto di Elon Musk I Le prime prove in strada sono strabilianti: la rivoluzione è totale
Si chiamerà Dojo, la novità annunciata da Elon Musk per Tesla e già dalla presentazione si intuisce sarà sorprendente e avveniristica.
L’idea di Elon Musk di guida autonoma è praticamente espressa già da queste due parole, guidare senza l’ausilio della supervisione umana. Le stesse dichiarazioni del ceo di Tesla, durante alcune conferenza stampa a Shanghai, a luglio, sull’argomento intelligenza artificiale, esprimono la convinzione di essere sulla strada giusta per il raggiungimento di questo obiettivo.
Le difficoltà ci sono e Musk le vede tutte, forse le ha sottovalutate in passato, specie su tecnologia Full Self Driving, ma le sue stesse previsioni parlano di approdo alla guida autonoma livello 5, entro il 2024. L’ultimo progetto dal sapore avveniristico di casa Tesla, riguarda da vicino proprio questo e vale ben 1 miliardo di dollari.
Come gestire e analizzare molti ma molti dati? A partire da quelli video di provenienza delle auto della gamma Tesla, al fine di ottimizzare e migliorare le prestazioni della guida autonoma, in particolar modo derivati dalle funzioni Autopilot e Full Self Driving, raccolti a bordo di modelli Tesla.
Tesla Dojo e la guida autonoma totale
Si chiamerà Dojo e avrà il compito di svolgere queste funzioni con ben di 500 milioni di chilometri fatti. Le dichiarazioni dello stesso Elon Musk hanno chiarito cosa farà Dojo: addestrare modelli di apprendimento automatico necessari per il riconoscimento e l’elaborazione video. Ma anche supportare e aiutare nello sviluppo di software di guida autonoma sempre più efficienti.
Lo scopo che ha davvero molto di avanguardia, è quello di arrivare a una macchina che abbia le capacità del vedere e dell’interpretare, uguali se non superiori a quelle di un essere umano, specie per le caratteristiche di precisione e di velocità, che solo una macchina può possedere. Dojo si basa su tecnologia originale Tesla a partire dal chip D1.
Volontà di autonomia e sicurezza, tecnologia a marchio Tesla
Straordinario come questi chip sono interconnessi tra loro realizzando come risultato una potenza di calcolo, che secondo lo stesso Elon Musk potrebbe raggiungere i 100exaFLOPS entro il 2024. E sarebbe un primato perché Dojo sarebbe uno tra i primi cinque supercomputer al mondo. Fino ad oggi la tecnologia usata da Tesla si basava su un supercomputer con semiconduttori Nvidia e una GPU unità di elaborazione grafica da 80 gigabyte, già un esemplare sorprendente.
Voler usare qualcosa costruita e originata in casa Tesla forse rivela la volontà di rendersi autonomi e non solo, di mettersi al riparo, più sicurezza e più controllo, specie dopo quella grande fuga di dati di qualche mese fa. E già da tempo che i modelli di auto Tesla sono dotate di strumentazioni, quali sensori e telecamere di grande innovazione tecnologica, che sono come delle banche dati dell’ambiente circostante e delle condizioni di guida. Ma sappiamo quanto l’audacia e la volontà di Elon Musk vada ben oltre.