A preoccupare gli automobilisti, non solo i prezzi alle stelle di gasolio e benzina, ma anche le continue truffe che riguardano proprio il carburante.
Le ultime settimane, in fatto di prezzi di diesel e soprattutto benzina, hanno dato e stanno continuando a dare filo da torcere agli automobilisti italiani. Siamo di nuovo in presenza di una situazione grave di caro carburanti, i prezzi sono alle stelle e viaggiare sembra essere diventato quasi un lusso.
Nonostante già queste difficoltà che gravano sulle spalle degli automobilisti, c’è un’altra preoccupazione che potrebbe in qualche modo interessargli, quella delle truffe ai distributori di benzina, truffe che hanno come oggetto il carburante, per cui pagano così tanto.
I truffatori se sanno una in più del diavolo e i metodi messi in atto per truffare e ingannare le vittime ignare, superano anche l’immaginazione. Se eravate rimasti alla truffa dei contatori manomessi alle pompe di benzina, anche questa messa in scena, che ha mietuto comunque le sue vittime, è stata superata da un’altra pericolosa truffa carburanti.
L’inganno è venuto alla luce in diverse regioni italiane, diverse stazioni di servizio, di cui sono rimasti purtroppo vittime tanti automobilisti e tante auto. Per fortuna l’intervento delle Forze dell’Ordine ha scongiurato un ben più alto numero di vittime, mettendo a segno un maxi sequestro.
Una vera e propria frode quella scoperta dalla Guardia di Finanza di Rimini, che si è concentrata su una vera e propria organizzazione criminale, per cui sono state già indagate 46 persone, in tutto il territorio nazionale. In particolare, tre imprenditori della zona di Rimini, che si occupavano proprio di distribuzione di carburante.
In sostanza in alcuni distributori delle stazioni di rifornimento si è ritrovato gasolio mescolato a kerosene, una miscela del tutto illegale e contraffatta, al centro dell’inganno a danno degli automobilisti. Gli indagati importavano illegalmente nel nostro Paese una quantità di circa 900 mila litri di kerosene, e qui sta l’incredibile, sottratto addirittura a un oleodotto di una base Nato in Belgio.
La truffa consisteva nel mescolare il gasolio a questo kerosene e a olio rigenerato e fregare gli automobilisti, a cui veniva venduto come diesel. Questa truffa è stata messa in atto in varie regioni, perché sono stati ritrovati depositi di questa miscela nei distributori di Lazio, Campania, Toscana, ma anche in Umbria e Abruzzo.
Almeno una trentina le stazioni di rifornimento individuate e segnalate all’autorità giudiziaria. I responsabili sono anche accusati di richiesta illecita di finanziamenti pubblici per milioni di euro di sussidi in campo agricolo. Ecco perché le autorità hanno operato un maxi sequestro preventivo per oltre 3 milioni di euro. Inutile descrivere i danni riportati dagli automobilisti a carico delle auto rifornite con la miscela contraffatta.