Truffe auto, adesso provano a fregarti così | Impossibile scoprirli, come non farti rubare i soldi
Essere imbrogliati è sempre fastidioso, ma quando l’oggetto in vendita non è di poco conto e si tratta della propria automobile, è assolutamente necessario essere vigili per smascherare sul nascere il tentativo fraudolento
Lo sviluppo dello scambio di beni su internet aumenta con numeri importanti. Proporzionalmente alle vendite aumentano, ovviamente, le truffe on-line. I siti in questione operano a più livelli e mettono a rischio la sicurezza di dati sensibili, come e-mail e carte di credito. Queste ultime, una volta inserite per i pagamenti, vanno bloccate e annullate.
In realtà il meccanismo delle truffe nell’acquisto di auto on-line, il più delle volte, non è affatto sofisticato. Il truffatore, nella maggioranza dei casi, sfrutta l’ingordigia di chi vuole fare un affare a senso unico.
Per prima cosa, quindi, non bisogna portare avanti trattative per le quali vi vengano fatte proposte “troppo” convenienti economicamente e per le quali non ci sia un incontro per visionare l’auto (e l’acquirente) ma bisogna anche stare molto attenti a chi ostenta un patina di rispettabilità (l’apparenza può ingannare).
Purtroppo è facile cadere in questo tipo di truffe, studiate nei minimi dettagli per scucire soldi agli utenti in buona fede. Il rischio di avere ulteriori frodi è altissimo.
Compravendita auto su internet, 4 arresti
Un’operazione congiunta della Polizia Stradale di Taranto e del Nucleo Operativo Compagnia Carabinieri di Castellaneta ha portato all’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di quattro persone ritenute responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla compravendita di auto di provenienza illecita tramite piattaforme internet. Il provvedimento, disposto dal gip del Tribunale di Taranto Benedetto Ruberto su richiesta della procura, è stato notificato nelle province di Taranto, Matera e Lecce.
Sono stati inoltre denunciati in stato di libertà 6 indagati coinvolti a vario titolo nei reati di truffa in concorso con i partecipi dell’organizzazione. Tutti gli associati, secondo l’accusa, avrebbero partecipato a numerose truffe. Gli investigatori hanno individuato complessivamente 14 auto commercializzate illegalmente su tutto il territorio nazionale. L’attività investigativa è iniziata nel mese di agosto 2021 a seguito delle numerose denunce-querele presentate da ignari acquirenti o venditori di auto.
L’illecito profitto ammonterebbe complessivamente a circa 400mila di euro. A capo della presunta associazione c’era un tarantino che, sfruttando la titolarità di una società di Laterza dedita al commercio on-line di autoveicoli, ma in realtà non attiva, contribuiva a rendere veritieri gli annunci di vendita delle vetture inseriti sui siti on-line Subito.it e/o Facebook-Marketplace.