Trump e le auto del Vecchio Continente: cosa ne pensa il presidente USA e come cambia il futuro dell’automotive dopo l’Election Day
Dopo la vittoria, Donald Trump, presidente degli USA, potrebbe cambiare lo scenario dell’auto per il Vecchio Continente. Ma come? Vediamolo.
E’ passato poco tempo dal risultato che tutto il mondo aspettava, l’elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. Un duello che vedeva un testa a testa tra Kamala Harris e Donald Trump, ma che in qualche modo abbraccia un destino che si può definire internazionale.
Un tema caldo e senza dubbio sotto la lente di ingrandimento sarà quello riguardante la condizione attuale del settore e dell’industria dell’auto, in particolare quella del Vecchio Continente, che sta pagando il prezzo più alto di questa transizione da raggiungere ad ogni costo.
Una crisi che sta mettendo a dura prova la capacità di resistere alla concorrenza sfrenata dei costruttori cinesi e del loro primato in fatto di elettrico e batterie, vittima di investimenti che non corrispondono per forza a un successo sul mercato.
Ecco che però il risultato delle elezioni USA potrebbe pesare ancora di più, e forse in negativo, sullo scenario industriale europeo. Quali potrebbero essere infatti le prime conseguenze o decisioni e quale l’idea di Donald Trump sulle strategie, gli obiettivi e la produzione dell’industria automobilistica del vecchio Continente?
Trump e le auto europee: cosa ne pensa il presidente?
Partiamo dal presupposto che la parola chiave di tutto questo discorso è senza dubbio dazi. Si perché è quello che l’UE ha scelto come sistema di tutela e protezione, come ultima spiaggia per difendersi dall’invasione delle importazioni cinesi. Ma questo metodo potrebbe essere allo stesso modo usato anche contro lo stesso import europeo.
Infatti il mercato americano è uno di quelli particolarmente interessanti economicamente per l’industria automobilistica europea, come lo stesso Donald Trump ha più volte dichiarato nelle sue uscite pubbliche, alla stampa e ai media, sono davvero tantissime le auto prodotte in Europa che circolano sul suolo americano e poche invece, secondo la sua opinione, quelle americane che vengono vendute in Europa.
Trump ottiene la vittoria: lo scenario per l’Europa
Infatti proprio durante un suo recente comizio in Pennsylvania, uno di quegli Stati fondamentali nel risultato delle elezioni, Trump non ha potuto evitare l’argomento Europa, definendola come una bellezza timida e carina quando si parla di paesaggi e turismo ma molto meno quando si ragiona di scambi commerciali. Milioni di auto e marchi europei sulle strade americane, ma quasi niente il numero di vetture americane vendute su suolo europeo.
Per Donald Trump, come dichiarato durante il sopracitato comizio, l’Europa dovrà pagare un prezzo per tutto questo. Che il Tycoon una volta seduto nello studio ovale abbia intenzione di usare lo stesso strumento che l’UE ha utilizzato con la Cina, è una possibilità da mettere in conto, se nelle prossime ore i risultati, già abbastanza chiari, diano come vincitore delle elezioni presidenziali americane del 2024 Donald Trump.