Tutti in elettrico ma il consumo di petrolio non cala | Lo strano caso della Norvegia
Nonostante la massiccia presenza di veicoli elettrici sulle strade, si registra un fatto davvero curioso, come nel caso della Norvegia.
Il Nord Europa ma in particolare la Norvegia rappresenta forse il Paese in cui le auto elettriche possono brillare di luce propria, visto l’altissimo numero di presenza in strada e di vendite, parliamo di una percentuale che sfiora l’80% che è davvero un gran risultato che non si è registrato in nessun altro Paese europeo.
Un vantaggio per i norvegesi è sicuramente anche il costo dell’energia elettrica, davvero molto basso, anche grazie ai proventi delle sue fonti idroelettriche e sicuramente è un Paese non molto grande anche per numero di abitanti, rispetto ad altre realtà europee.
In tutta questa storia però c’è un elemento che stona: il consumo di carburante non diminuisce nonostante la massiccia presenza di auto alimentate a batteria, come è possibile che si verifichi una cosa del genere? A dare la sua versione una rivista del settore, Automobile-magazine, che descrive il Paese norvegese come un luogo di estremi e paradossi.
Grandi numeri per l’elettrico ma non diminuisce il consumo di carburante
È vero che le vendite delle auto elettriche sono voluminose, che molti stanno sostituendo le auto a combustione con quelle a batteria, che per questo sembra essere un luogo a zero emissioni, ma non è tutto così. Nel Paese continuano a circolare non solo vetture termiche che quindi necessitano di carburante, ma anche i normali trasporti su gomma di merci e altro, camion, tir, bus, barche, che si alimentano in modo tradizionale.
Secondo un’ indagine di Rystad Energy, il livello di consumo di carburanti come benzina e gasolio, è rimasto quasi lo stesso. Sulla base di questi dati si può trarre un assunto, quasi una verità che vale per tutti i Paesi, non solo per la Norvegia: solo l’auto elettrica non può cambiare le cose in fatto di emissioni e inquinamento.
Troppi settori che utilizzano mezzi con motore tradizionale
Prendiamo per esempio gli autobus che percorrono in lungo e largo le città, solo il 7,6% del totale è elettrico, il che è quasi inutile, lo stesso per i camion, solo lo 0,2% è a batteria. Ci sono settori come quello dei trasporti e dell’industria, che nell’impatto sull’ambiente pesano ancora di più che i veicoli sulla strada, quindi se questi continuano a muoversi e a lavorare secondo i vecchi metodi, anche la richiesta di combustibile fossile sarà quasi sempre la stessa.
Sempre Rystad Energy ricava un altro dato molto importante da questa sua indagine: il consumo di carburante non si è ridotto di molto dal 2017 al 2023, ma a partire dal 2018 chi è alla guida di un’elettrica ha percorso molti più chilometri all’anno rispetto a veicoli a combustione. La presenza in gran numero di auto elettriche ha comunque frenato un’impennata dei consumi di carburante e si auspica ancora di più in futuro.