Un meteorite caduto in Somalia nascondeva un incredibile segreto | Mai visto nulla di simile sulla Terra
Il nono più grande meteorite mai trovato sul pianeta. Si tratta di un enorme aerolite caduto in Somalia due anni fa al suo interno identificati due nuovi minerali, sono fosfati del ferro
Una scoperta straordinaria è stata effettuata dal team di ricercatori dell’Università di Alberta in Canada. Gli studiosi stavano lavorando da circa due anni sul mastodontico meteorite di 15,2 tonnellate caduto nella regione di Hiiraan, in Somalia e proprio in questi giorni hanno potuto identificare (nel campione di appena 7o g) due nuovi minerali che non erano rilevabili dal microscopio.
Il professor Chris Herd, è il capo del team e si occupa della collezione di minerali dell’Università dell’Alberta in Canada; per stabilire se si trattasse di una sostanza mai vista prima, si è fatto aiutare dal professor Andrew Locock, a capo del laboratorio di microsonde elettroniche dell’ateneo, che in poco tempo ha stabilito che le sostanze sconosciute appartenevano ad almeno due minerali ancora sconosciuti.
Uno dei due minerali è stato chiamato elaliite, in onore del meteorite, il cui nome è “El Ali“, che a sua volta riprende il nome della città somala dove è stato ritrovato. Il secondo dei minerali è stato chiamato elkinstantonite, in onore di Lindy Elkins-Tanton, vicepresidente dell’iniziativa interplanetaria dell’Università dell’Arizona, nonché prima investigatrice della missione Nasa “Psyche“, che partirà alla ricerca di nuovi metalli tra Marte e Giove. Non si esclude che ve ne possa essere un terzo, che ancora si trova in fase di analisi.
Due composti simili erano stati realizzati da un laboratorio francese già nel 1980 e ciò ne ha velocizzato l’identificazione. La scoperta ha ricevuto l’approvazione lo scorso novembre dall‘International Mineralogical Association.
La storica scoperta
Il professor Chris Herd, specializzato nella collezione di minerali è colui che ha ricevuto il campione di roccia da classificare ha dichiarato: “È stato fenomenale. Il più delle volte ci vuole molto più lavoro per dire che c’è un nuovo minerale”.
“Minerali simili erano stati creati sinteticamente in laboratorio negli anni ’80 ma non erano mai stati registrati in natura”, ha aggiunto spiegando che il ritrovamento potrebbe aiutare a capire come funziona il “laboratorio della natura” e potrebbero avere applicazioni ancora sconosciute.
Durante la presentazione dello Space Exploration Symposium, Herd ha detto: “Onestamente non siamo andati lì per scoprire nuovi minerali, semplicemente è capitato di trovarli. I ricercatori hanno lavorato sul singolo campione ma l’idea è quella di analizzare il resto del meteorite. Pare però che una buona parte potrebbe essere stata venduta in Cina e non è chiaro se i ricercatori saranno in grado di lavorare su altri frammenti di meteorite”.