Velocità media in autostrada: per quanti km rimani sotto stretta sorveglianza? | Ecco perché decelerare o frenare bruscamente non ti servirà a nulla
Se la distanza tra un autovelox e l’altro è facilmente calcolabile a prima vista, come funziona invece per i Tutor che sorvegliano l’autostrada?
L’autostrada è protagonista come sempre della vita automobilistica degli italiani, in questo periodo di grande esodo estivo dei vacanzieri ancora di più. Milioni gli italiani, e anche gli stranieri, in viaggio. Traffico, code, limiti, infrazioni, l’autostrada è lo scenario.
Peccato che i conducenti dovranno sempre tenere gli occhi aperti: autovelox e Tutor sono lì costantemente, a guardarli e a punirli laddove commettessero violazioni del Codice della Strada. Se gli autovelox si trovano anche uno dopo l’altro a breve distanza, cosa succede per i Tutor?
La domanda potrebbe sorgere alquanto spontanea nella mente di tutti gli automobilisti e i conducenti in viaggio lungo le autostrade italiane, alla vista dei famosi Tutor: per quanto a lungo, per quanti chilometri si rimane sotto sorveglianza degli occhi elettronici?
La cosa da specificare è che i nuovi Tutor SICVe-PM, rispetto a quelli più tradizionali, hanno una modalità di funzionamento molto efficace e intuitiva, che non lascia nulla al caso. Li vediamo come occhi di falco, posizionati su queste grandi arcate che sovrastano le carreggiate.
Autostrade e tutor: per quanti chilometri ti sorvegliano?
Il sistema si serve di telecamere ad alta definizione che sono capaci di riconoscere la targa del veicolo in transito, quindi di verificarne l’identità. Ma non solo. I nuovi Tutor sono in grado di cogliere, grazie alla loro tecnologia, anche i segni distintivi più minuziosi del veicolo, allontanando il margine di errore, addirittura colore, modello e marca.
Grazie alla tecnologia Plate Matching, l’abbinamento delle targhe che vengono rilevate all’entrata dell’autostrada con quelle dell’uscita, significa riuscire ad individuare con più certezza, laddove ci fossero infrazioni del Codice relative al superamento della velocità o di manovre pericolose.
Rilevamento velocità media: no alle accelerate e alle decelerate brusche
I nuovi Tutor rilevano la velocità media, e il fatto di essere collocati in più punti sull’autostrada, significa poter calcolare meglio le andature, con regolarità, anche quando le condizioni del traffico si fanno difficili. Tra i portali possono intercorrere tra 10 e 25 km. Il monitoraggio interessa tratti autostradali lunghi quindi.
Ecco perché decelerate e accelerate brusche non serviranno a molto, visto che un sistema del genere è fatto di proposito per mettere fine a questi comportamenti per niente corretti, anzi un pericolo per la sicurezza e gli utenti della strada. È molto più facile invece rispettare i limiti di velocità imposti sulle autostrade, che si attestano sui 130 km/h, tranne in caso di condizioni climatiche eccezionali, quando scende a 110 km/h.