Voleremo e il carburante sarà l’immondizia: tutto vero, arriva la scoperta della conversione
La novità ora arriva nei posti che ogni di noi nemmeno immagina come il cielo o peggio ancora gli aerei, ma ecco come sarà la nostra immondizia a portarci dove vogliamo. I combustibili sono necessari per il funzionamento delle auto e per farlo siamo in grado di usare una cosa inconsueta che non sarà più la sola benzina o il diesel.
Negli ultimi anni, i combustibili alternativi come il gas naturale o il gpl, l’etanolo e il biodiesel hanno guadagnato terreno in molti paesi del mondo. Questi combustibili sono ioni grado di ridurre i gas serra e offrono vantaggi sia economici che ambientali.
I veicoli elettrici, invece, avendo le batterie sono in grado di alimentarsi in maniera diverse e non avere problemi in merito all’alimentazione.
Parallelamente la ricerca su combustibili sintetici e idrogeno il tutto attraversando nuove prospettive. I combustibili sintetici, vengono creati attraverso processi chimici che combinano anidride carbonica e idrogeno, il tutto alla fine di alimentare i motori a combustione interna con emissioni inferiori.
L’aviazione è responsabile del 3% delle emissioni globali di gas serra, un problema che sta diventando sempre più urgente. Questo perché i combustibili sostenibili per l’aviazione rappresentano una soluzione utile per questa sfida, tutto merito del loro potenziale di ridurre drasticamente le emissioni di carbonio.
La promessa del futuro
Un’importante innovazione in merito di carburante è stata sviluppata presso il Laboratorio Nazionale di Argonne, dove è stata creata una tecnologia che trasforma le acque reflue ricche di carbonio in combustibile. La promessa al fine di ottenne qualcosa è di ridurre le emissioni di gas serra fino al 70%, rendendo l’aviazione più sostenibile e contribuendo a un futuro meno dipendente dai combustibili fossili.
Tutta questa tecnologia si basa sulla digestione anaerobica che tramite il metano fa trasformare le acque reflue organiche in acidi grassi volatili, componenti chiave per la produzione di nuovo carburante proprio dai rifiuti. Questa nuova tecnologia rappresenta un passo avanti significativo, la sfida principale rimane quella di diventare un nuova applicazione commerciale.
La decarbonizzazione del domani
Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha chiesto di aumentare la produzione di questo nuovo combustibile a 11.350 milioni di litri entro il 2030 rappresenta un’opportunità cruciale per ridurre le emissioni globali. L’equipe di ricercatori continua a esplorare nuovi materiali che sono realizzati sui flussi di rifiuti per migliorare ulteriormente la produzione di SAF.
L’obiettivo di rendere il SAF un’alternativa più interessante per il futuro, l’innovazione continua nel settore dei combustibili sostenibili è fondamentale al fine di decarbonizzazione i trasporti di domani.