WEC: alla 6 ore di Austin trionfa la Porsche #17
Dopo aver dominato per ben 5 ore e 28 minuti, la Porsche ha dovuto dire addio alla sua tanto sperata doppietta a causa di un problema tecnico alla 919 Hybrid #18
La svolta c’è stata proprio a 32 minuti dalla fine, quando la Porshce #18, che era al comando, si è fermata ai box per quello che sembrava essere un semplice pit stop, ed invece è stata spinta all’interno del garage per tentare di raffreddare tutti i sistemi elettrici. Una volta smontato il musetto, i meccanici si sono accorti che il sistema che gestisce l’energia in frenata era totalmente fuso e, di conseguenza, la Porsche ha dovuto ritirare la vettura.
Con il ritiro della #18, la vittoria è andata alla #17, con Hartley che ha dovuto controllare per l’ultima mezz’ora il vantaggio accumulato sulla concorrenza nonostante la penalizzazione di un minuto comminata dalla direzione di gara a causa di un meccanico che è intervenuto sulla vettura a rifornimento ancora in corso.
In seconda e terza posizione troviamo le due Audi, con Lotterer che ha preceduto Di Grassi (come era facile prevedere) e sta ancora lottando per una seconda posizione nel campionato piloti che sembra ancora alla portata.
Inoltre, con il secondo ed il terzo posto ottenuti ad Austin, Audi tiene aperta anche la corsa al titolo costruttori.
In categoria LMP2 c’è stata l’affermazione della Ligier messa in pista dalla G Drive con l’equipaggio Bird/Canal/Rusinov, risalita dall’ultima posizione dello schieramento dopo l’annullamento del tempo di qualifica. Inoltre, i tre piloti della Oreca hanno sfruttato la penalizzazione di un minuto inflitta a Lapierre/Howson/Bradley, e rivelatasi fondamentale per portarli alla vittoria. Sul gradino più basso del podio sale l’altro equipaggio della G Drive, quello composto da Yucama/Derani/Gonzalez.
Nella categoria GTE Pro, a dominare sono stati Richard Lietz e Michael Christensen, che hanno avuto la meglio sui compagni compagni di box Makowiecki e Pilet. Terzi, ma mai in condizione di impensierire gli equipaggi davanti a loro, Rigon e Calado. Purtroppo, è stata una giornata nera per Gimmi Bruni e Toni Vilander, che a causa di un problema alla portiera hanno perso due giri pieni e nono sono più riusciti a prendere il passo per poter essere competitivi.
Per loro, l’abiettivo di una nuova affermazione mondiale sta per sfumare rovinosamente.
Finale al fulimicotone invece in GTE AM e terza vittoria di seguito per Bertolini-Basov-Shaytar con la Ferrari 458 della Smp. Ma il protagonista dell’ultima ora nella classe è stato Earl Bamber capace di riportare la propria Porsche che divideva con Al Qubaisi e Ried al secondo posto davanti alla 458 di Collard-Aguas-Perrodo.