ZTL, arriva fresca una nuova tassa per entrare in centro | Accessi sempre più limitati, se vuoi entrare devi sborsare
Sempre più incisivi gli interventi dei Comuni delle grandi aree metropolitane, a favore di politiche anti-inquinamento, attraverso l’istituzione di nuove ZTL.
Le nuove politiche, a cui ormai ci stiamo tutti abituando, volte a ridurre l’impatto delle emissioni inquinanti da traffico, nelle più grandi città italiane, ma non solo, sono ormai una prassi consolidata a cui cittadini, residenti, viaggiatori stanno facendo l’abitudine.
Si chiamerà Congestion Charge e dovrebbe essere attiva a partire dal prossimo 2026, almeno nei piani. Sarà una vera e propria tassa anti-inquinamento con la funzione di limitare gli accessi nel centro della capitale con mezzi e veicoli privati. In questo modo, si pensa, di ridurre il carico di emissioni inquinanti e rendere l’aria più respirabile.
Roma che diventa un po’ come la capitale lombarda, Milano, che già da tempo ha posto grandi limitazioni agli accessi a certe aree cittadine. Inoltre la capitale si prepara anche ad accogliere, l’anno prossimo, i festeggiamenti del Giubileo, nel migliore dei modi possibili.
La Congestion Charge mira a colpire soprattutto le auto con motore a combustione termica, cosa ben diversa per chi utilizzerà una mobilità più sostenibile, forse esentata dal pagamento della tassa. Ma torniamo alla tassa, che di certo non mette tutti di buon umore, soprattutto cittadini e residenti che devono muoversi nel tran tran quotidiano.
In arrivo una nuova grande area ZTL nella Capitale
In modo specifico, la Congestion Charge prevede proprio una tariffa per accedere a ampie zone della città, centro storico e aree vicine. In particolare si fa riferimento a quartieri come Prati, Testaccio, Trionfale e San Giovanni ma si estenderà anche oltre, per esempio a zone turistiche della città, la maggior parte. Abbattere le emissioni con un conseguente abbattimento del flusso di traffico che ogni giorno invade Roma.
La nuova ZTL avrà un nome, sembra che sarà VAM. Ma come dicevamo poco prima, cosa succede per i residenti di quelle aree cittadine che ne fanno parte? Sembra che otterranno un contrassegno specifico dietro pagamento di una tariffa. Per coloro a quali servirà accedere a queste zone comprese nella Congestion Charge, è previsto il pagamento di una tassa giornaliera d’accesso.
Accessi limitati a pagamento contro l’inquinamento
Il controllo degli accessi sarà naturalmente un problema da prendere in considerazione. L’amministrazione capitolina ha al vaglio diverse ipotesi tra cui quella di una vera e propria scatola nera per i veicoli, al fine di monitorare chilometraggio e ingressi nelle aree del centro storico.
Non mancherà un sistema elettronico di monitoraggio, con sensori e telecamere, e verifica degli accessi, così anche per il pagamento. I proventi della Congestion Charge sembra verranno reinvestiti in un nuove tecnologie e interventi per la mobilità sostenibile.