ZTL, grande confusione: quella scritta manda tutti in tilt | Automobilisti cadono nella trappola
Sempre più diffuse nelle città le limitazioni per la circolazione del traffico in alcune aree: attenzione a interpretare bene la scritta della segnalazione.
Il linguaggio della burocrazia, quest’ultima una peculiarità fortemente tipica della nostra nazione in molteplici ambiti, è spesso complicato e arzigogolato, potremmo dire poco efficace, nel comunicare nozioni e regole, e successivamente rendersi comprensibile ai più.
Quello che spesso viene appellato con il nomignolo di burocratese è spesso la lingua prediletta non solo dalla politica e dall’amministrazione, dalla contrattualistica e dai regolamenti ma anche, in tempi più recenti, nell’ambito relativo alla circolazione stradale e al suo Codice di regole.
Quindi coloro che dovrebbero recepire queste nozioni non sono altro che i conducenti e gli automobilisti che ogni giorno percorrono le strade e le autostrade italiane. Questi non solo, per obbligo e rispetto delle legge e della propria e altrui incolumità, devono riconoscere e rispettare la segnaletica orizzontale e verticale.
Gli automobilisti devono stare molto attenti a conoscere, rispettare ma soprattutto interpretare il nuovo linguaggio della burocrazia relativa alle regole della strada. In particolare questa modalità di comunicazione è stata adottata nei casi di limitazione e circoscrizione alla circolazione dei veicoli in certe aree cittadine.
ZTL: un’errata interpretazione del testo potrebbe indurre in errore
Parliamo delle più conosciute ZTL Zone a Traffico Limitato che invadono non solo le grandi città italiane ma anche quelle realtà più contenute in dimensioni. Le limitazioni non riguardano più solo i centri storici ma moltissime altre e vaste aree cittadine, con l’obiettivo di ridurre i livelli di inquinamento che specie in certi periodi dell’anno rendono l’aria insopportabile e irrespirabile. Tornando al discorso della scarsa comprensione di certi tipi di linguaggio, anche la segnalazione delle ZTL potrebbe indurre in errore.
È il caso per esempio della scritta che è davvero molto comune a tutti, quella che dovrebbe segnalare l’inizio di una zona a traffico limitato, di una limitazione: quando si legge “varco attivo” non proprio tutti il significato della prescrizione è palese. La conseguenza di un’errata interpretazione della segnalazione non è proprio cosa da nulla perché comporta il rischio di una sanzione e di una multa salata.
La conseguenza? Multe e sanzioni per gli automobilisti
Un aneddoto tipicamente italiano riguarda un signore calabrese di 68 anni che più e più volte, inadatto a comprendere il linguaggio burocratese, tra l’altro per alcuni aspetti etimologici ampiamente contestabile, è passato e ripassato con la sua auto attraverso un varco attivo. Il risultato? Una carrellata di multe infinite. L’uomo evidentemente ignaro della motivazione delle sanzioni si è poi rivolto alla Polizia Locale che aveva notificato i verbali.
Il trasgressore nella sua innocente ignoranza ha bene spiegato agli agenti che per lui il significato di varco attivo era semplicemente quello di un passaggio attivo dunque attraverso cui si poteva passare. Del resto la lingua italiana offre davvero tante sfaccettature e per gli automobilisti, una errata interpretazione del testo, potrebbe diventare una trappola.