Autostrade, per questo sciocchezza al casello ti appendono al muro: 1.000€ di multa e sospensione della patente
Il Codice della Strada prescrive le regole della corretta circolazione anche in autostrada: tra queste il divieto assoluto di certe manovre rischiose.
La guida in autostrada necessita da parte dell’automobilista ancora più attenzione, per via della più elevata velocità di percorrenza, per un numero più alto di corsie, per i sorpassi più frequenti, per via delle uscite, per una serie di ragioni che la rendono altamente rischiosa.
A regolare la circolazione in autostrada ci pensano molte norme contenute nel Codice della Strada, alcune delle quali molto rigide. Mai e poi mai pensare per esempio di poter cambiare direzione in autostrada perché magari ci si rende conto di aver sbagliato l’uscita.
Si tratta di una delle infrazioni del Codice della Strada forse tra le più pericolose in assoluto, quella di inversione di marcia in autostrada, ma facciamo in particolare riferimento a quando l’automobilista inverte la marcia in corrispondenza del casello autostradale.
Se non te lo sei mai chiesto, ecco cosa comporta una violazione del genere delle norme della corretta circolazione e quali sono le conseguenze di una manovra tanto pericolosa. Si fa nello specifico riferimento all’articolo 176 del Codice della Strada. Tale norma prevede alcune disposizioni precise riguardo a rampe, svincoli e carreggiate in autostrada.
Manovre in autostrada: un rischio per la sicurezza e un’infrazione del CdS
Innanzitutto ribadiamo come dice appunto l’articolo, che è vietato invertire il senso di marcia o attraversare lo spartitraffico o addirittura condurre il veicolo nel senso di marcia opposto, lungo la carreggiata o su parte di essa, rispetto a quello che si dovrebbe tenere.
Per lo stesso articolo è fatto divieto di effettuare retromarcia in autostrada, compreso sulle corsie di emergenza, tranne ovviamente all’interno delle aree riservate ai parcheggi o nelle aree di servizio. Quando parliamo di autostrada parliamo anche dei già citati svincoli, rampe e carreggiate, ma anche, e questo potrebbe sorprendere qualcuno, le aree in corrispondenza del casello autostradale.
Una manovra che può costare più di 1000 euro di multa
L’articolo 176 del CdS è chiaro quando parla di “all’altezza dei varchi”, regola confermata anche da una sentenza della Corte di Cassazione, e per varchi si intende anche quella zona appena citata a ridosso del casello. Un’infrazione del genere comporterebbe gravi rischi per la circolazione e per l’incolumità degli utenti della strada oltre che per conducente e passeggeri. Questi varchi, dunque i caselli sono solo per entrata e uscita.
Ma andiamo nel vivo dell’argomento, quella parte più scottante che riguarda le sanzioni per i trasgressori: coloro che si rendono responsabili di retromarcia incorrono in una multa da 430 a 1.000 euro, mentre un’inversione di marcia in autostrada e negli spazi suddetti significa una sanzione pecuniaria veramente salatissima, da 2.046 euro a 8.186 euro, con conseguente decurtazione dei punti dalla patente di guida, almeno 10, revoca della stessa e fermo amministrativo dell’auto per tre mesi