Le buche stradali sono una scomoda realtà in molte città italiane ed evitarle è il compito giornaliero dei conducenti. Attenzione a non finirci dentro.
Il problema delle buche stradali in Italia è di lunga data e quasi mai risolto. In particolare in alcune zone e in alcune città, questa problematica, assume un peso rilevante nella viabilità e nella circolazione, pensiamo a quello che succede in città molto grandi come Roma.
Da anni la capitale vive questa questione davvero scomoda e pericolosa per gli utenti della strada, sia automobilisti, ma anche conducenti di due ruote. Il rischio è quello di incorrere non solo difficoltà legate alla fluidità del traffico ma anche in incidenti pericolosi.
Ma cosa succede all’automobilista che distrattamente o per errore, e ci sta tutta, finisce con le ruote della sua vettura, inavvertitamente, in una bella buca di quelle delle nostre città? Perché, a tutela del conducente, bisogna precisare una cosa.
È naturale e palese che una guida normale e sicura, non presupponesse di evitare fossi e buche, muovendosi a zig zag per le strade, ma per evitare di rovinare completamente l’auto si fa questo ed altro. Ecco, ma l’automobilista che incappa nella buca che più che buca sembra un piccolo cratere, e rovina la sua auto, avrà diritto al risarcimento da parte del Comune?
Banalmente tutti risponderemmo di si, è ovvio. Ma a decidere non è il popolo, ma in questo caso la Cassazione, che ha deciso diversamente in situazioni come quella appena descritta, perché ha applicato un ragionamento e delle norme differenti dal pensar comune.
Secondo la Cassazione, in termini molto pratici, chi guida ha come obiettivo quello di guardare attentamente dove mette, non i piedi in questo caso, ma le ruote, quindi ha gli occhi vigili sulla strada. Quindi nel caso delle buche che decorano le strade di molte città italiane, per nulla invisibili, visto il diametro, si presuppone che l’automobilista attento, le abbia dovute per forza di cosa vedere e suo compito sarebbe stato evitarle.
E di conseguenza nessun risarcimento. Solo per le buche che sono in qualche modo insidiose, quindi che ben si celano sul manto stradale, quelle piccole, nascoste e pericolose, all’automobilista che ci cade, spetta un risarcimento perché impossibilitato nell’evitarle.
In ogni caso l’onere della prova per provare a chiedere un rimborso, un risarcimento all’Ente Gestore della strada, tocca sempre al conducente, che dovrà non solo dimostrare il danno, ma anche la presenza della buca, con foto, testimoni e documentazione. Per essere ancora più sicuri, è consigliabile rivolgersi anche alle autorità di pubblica sicurezza, come la Polizia Municipale e nel caso di danni fisici anche personale sanitario.