Buche stradali, dopo l’inverno si contano i danni | Ecco come ottenere il risarcimento
Una vera occorrenza, per automobilisti e motociclisti di incappare nel pericolo di una buca stradale, con il rischio di riportare danni. Ma chi risarcisce?
Visto che le strade del nostro Paese, specie quelle interne di molte città, non godono sempre di ottima salute, è evento molto frequente e facile che un conducente con il suo mezzo, che sia un’auto o una moto, possa finire nel mezzo di una buca stradale e nel peggiore dei casi riportare seri danni.
Cosa c’è da sapere nel caso capitasse proprio a noi di finire con l’auto in una buca e contare qualche danno? Allora, innanzitutto c’è da dire che la cura e la manutenzione dell‘infrastruttura stradale cittadina spetta all’amministrazione comunale, e come tale si può considerare responsabile del risarcimento danni, almeno nella maggior parte dei casi.
Ma la responsabilità potrebbe non essere imputata tutta alla condotta del Comune, perché anche il conducente deve dimostrare di aver tenuto un comportamento alla guida responsabile e vigile, rispettoso delle norme del Codice della Strada, come il rispetto dei limiti di velocità.
Ma portiamo subito un esempio per chiarire la situazione. Se la buca in cui si dovesse finire con l’auto fosse davvero grande, e magari l’incidente avvenisse pure di giorno, i venti del caso, allontanerebbero il risarcimento dal conducente. Il perché è subito spiegato.
Buche stradali: a chi e come chiedere risarcimento
Più la buca è grande più è considerevole il fatto che il conducente avrebbe dovuto essere attento e vederle, ancora di più durante le ore diurne. Stessa cosa se il conducente si rende responsabile per esempio dell’infrazione dei limiti di velocità e ci finisce con tutta l’auto, sarà molto più difficile ottenere il risarcimento a causa della condotta scorretta. Ma nei casi più semplici, per chiedere il risarcimento danni, all’automobilista o al motociclista basteranno delle prove.
La dimostrazione dell’esistenza della buca sul manto stradale, per esempio attraverso testimonianze fotografiche, la certificazione dei danni riportati dalla vettura o dalla moto, attraverso dei preventivi reali effettuati presso l’officina, laddove ce ne fossero, anche la dimostrazione di eventuali danni fisici.
Il valore fondamentale della prova
Questo attraverso certificazione medica del Pronto Soccorso, se esistono testimoni ancora meglio, o anche se si riesce la presenza della Polizia Municipale, perché questi potrebbero essere la chiave per dimostrare il rapporto di causa-effetto tra buca e danni. I tempi per inviare richiesta di risarcimento all’ente Comune da parte del conducente richiedente non possono superare i 5 anni.
La richiesta di risarcimento può essere inviata tramite mezzo Posta Certificata oppure Raccomandata, con in allegato tutta la documentazione del caso e attendere la risposta dell’ente, che potrebbe anche metterci moltissimo, e se non dovesse arrivare si può naturalmente scegliere il supporto di un avvocato.