Guidare un’auto può essere un’esperienza travagliata, soprattutto nelle grandi città, dove spesso sembra essere immersi in una giungla di ostacoli.
Il caos, ahimè, diventa un compagno di viaggio costante, una tormenta di clacson e urla che si alza come un’interminabile sinfonia di dissonanze. Ciò che inizialmente può sembrare un’esperienza avventurosa e stimolante si trasforma presto in un incubo stradale, soprattutto quando ci si ritrova a lottare contro il tempo per raggiungere impegni di lavoro vitali o affrontare questioni personali urgenti.
Non è affatto insolito imbattersi in vere e proprie risse durante la guida, anche se si tratta principalmente di scaramucce verbali ma che, purtroppo, talvolta sfociano anche in atti di violenza fisica. Guidatori in preda alla follia abbandonano qualsiasi retaggio di lucidità, concedendosi alla loro animalità primordiale, ignorando le basilari regole di civiltà e cortesia che dovrebbero guidare i nostri comportamenti.
Una mancata precedenza, un sorpasso spericolato, un cambio di direzione non segnalato, una velocità sostenuta, un parcheggio selvaggio, e ogni azione imprudente può scatenare un vero e proprio “dramma” sulle strade della metropoli causando ancora più problemi alla circolazione stradale.
Non volendo soffermarci troppo sull’aspetto psicologico di questi comportamenti deplorevoli, analizziamo le possibili conseguenze giuridiche nel caso di scontri verbali molto accesi.
Il cosiddetto “pacchetto depenalizzazioni”, approvato con il decreto legislativo n. 7 del 15 gennaio 2016, ha eliminato il reato di ingiuria, trasformandolo in una “semplice” violazione civile. Di conseguenza, chiunque subisca ingiurie durante la guida può richiedere, in sede civile, un risarcimento del danno.
L’articolo 4 del suddetto decreto legislativo dichiara una sanzione pecuniaria che va da 100 a 8.000 euro per chi offende l’onore o il decoro di una persona attraverso l’uso di parole, scritte o disegni, ma anche tramite email o sui social network.
Attenzione però! Non sempre un’offesa verbale è considerata un illecito. Se gli insulti sono reciprocamente scambiati o se sono una reazione ad un atteggiamento provocatorio, potrebbero non essere considerati reato. Quindi l’interpretazione giuridica è sempre importante ai fini di stabilire una possibile sanzione.
In ogni caso, è deplorevole che situazioni di questo genere si verifichino con frequenza, creando tensione e mettendo a rischio la sicurezza stradale. Dovremmo tutti essere consapevoli dell’importanza di mantenere la calma e la compostezza durante la guida, evitando di lasciarci coinvolgere in conflitti inutili. La priorità dovrebbe essere sempre quella di garantire la sicurezza di se stessi e degli altri utenti della strada, rispettando le regole e adottando un comportamento civile.