Codice della strada, divieto di guidare questi modelli d’auto I La scelta per ragioni di sicurezza: sono troppo pericolose
Ogni giorno, le strade sono teatro di tragedie che ci ricordano l’importanza fondamentale del rispetto del codice della strada.
È molto preoccupante constatare quanto sia difficile far entrare in testa a tutti gli automobilisti il concetto che, una volta saliti in auto e preso il volante, ci si sta assumendo la responsabilità della propria sicurezza, di quella dei propri passeggeri e di tutte le persone attorno a noi.
Non possiamo permetterci di prendere sotto gamba una questione così vitale. Non possiamo lasciarci trascinare dall’incoscienza di sfrecciare per le strade come se fosse un gioco, né di assumere alcol o sostanze stupefacenti prima di metterci alla guida. Il rispetto per la vita dovrebbe essere un valore inalienabile, soprattutto quando le conseguenze delle nostre azioni possono coinvolgere persone che incrociano casualmente il nostro percorso.
Le norme del codice della strada dovrebbero agire come un freno all’istinto di dominio che molti individui sembrano manifestarsi quando si trovano al volante. Non si tratta solo di una questione di rispetto per le regole, ma di una profonda consapevolezza che le nostre azioni possono avere conseguenze irreparabili sulla vita delle persone che ci distribuiscono.
Preoccupazione sulle strade del nostro paese: l’affidamento di auto a grossa cilindrata a giovani inesperti.
Una Lamborghini, guidata da un vent’enne con altri tre amici a bordo, si è scontrata con una piccola Smart, alla cui guida c’era una mamma con i suoi due piccoletti: il più grande, di 5 anni, purtroppo non ce l’ha fatta. Questo incidente sconcertante solleva importanti questioni sulle regole per i giovani e i neopatentati e sul ruolo delle auto nella società odierna.
Prima di tutto, è fondamentale comprendere le norme che regolamentano la guida di quest’ultimi. Attualmente, i neopatentati devono rispettare alcune restrizioni per i primi tre anni di guida, come ad esempio l’obbligo di circolare con un tasso alcolemico pari a zero, limiti di velocità appositi su strade extraurbane (90 km/h) e autostrade (100 km/h) e la limitazione della potenza del veicolo che possono guidare. Tuttavia, sembra che queste regole non siano sufficienti a prevenire tragedie come quella che si è verificata oggi.
In realtà, la limitazione a 95 cv della potenza massima di un’auto affinché possa essere guidata da un neopatentato, si limita al solo primo anno ma, cosa molto sorprendete, non esistono limitazioni a riguardo delle auto elettriche se non il rapporto tra potenza e tara, con un nuovo limite fissato a 65 kW/t (precedentemente era di 55 KW/t). Tale norma non impedisce a guidatori inesperti di poter sedersi al volante, ad esempio, di una Audi RS e-tron GT Quattro, da 646 cavalli!
L’incidente di Roma solleva interrogativi sulla necessità di adottare misure più severe. Dobbiamo considerare la possibilità di ulteriori limitazioni per i neopatentati, come ad esempio l’obbligo di frequentare corsi di guida avanzata o la riduzione della potenza massima dei veicoli a loro disposizione. È inoltre fondamentale educare i giovani conducenti sui rischi associati alla guida di auto ad alte prestazioni, in modo che siano consapevoli delle proprie limitazioni e della responsabilità che hanno in mano.