Furti auto, i ladri hanno iniziato a usare un vecchio Nokia 3310 | Se li fermano nessuno sospetta di nulla
Oggi i furti d’auto prevedono metodi molto sofisticati, adeguati all’innovazione delle auto: questa volta protagonista è un oggetto iconico, il Nokia 3310.
I passi avanti dell’innovazione hanno spazzato via e continuano a farlo ogni giorno, quei tentativi che potremmo definire ormai quasi preistorici di tecnologia degli anni passati. Pensiamo ai dispositivi elettronici risalenti agli anni Duemila, per esempio ai cellulari, davvero pezzi da museo.
Come non ricordare un’icona di quegli anni, ricercatissimo e di tendenza, il Nokia 3310, che sembra essere tornato di moda. Non per una nuova tendenza tech o del mondo del fashion ma per motivi non proprio leciti. Sembrerebbe che i ladri d’auto lo usino per compiere i loro fattacci.
Ovviamente il mitico Nokia 3310 non ha nessuna misteriosa tecnologia, di cui si è fatta scoperta oggi, che permette di commettere sofisticati furti d’auto. Il cellulare in questione serve ai ladri solo come apparenza, cioè è solo il suo involucro che serve per nascondere un dispositivo vero e proprio, atto al furto.
Protagonista del video di dimostrazione, un modello d’auto Toyota, che si tenta di mettere in moto attraverso il pulsante di avviamento, nonostante il palese fatto che l’auto non rilevando la chiave, non ne vuole sapere di partire. Come risolvere l’impiccio? La soluzione al problema arriva collegando quello che potremmo definire il cellulare all’auto attraverso un cavo USB.
Furti d’auto: il nuovo metodo prevede il mitico Nokia 3310
Sullo schermo del dispositivo elettronico uscirà un menu che mette a disposizione diverse opzioni di scelta, tra cui la voce Ottieni Dati, un modo attraverso cui il cellulare otterrà informazioni dal veicolo e clonerà la chiave dello stesso. Ecco che così, dopo quanto fatto, l’auto riconoscerà senza alcun problema quella chiave come legittima.
Consentirà dunque l’avviamento del motore, non appena il conducente avrà premuto il pulsante per avviarla. Un vero e proprio hackeraggio. Ed ecco come in pochissimi secondi, un veicolo può essere sottratto senza destare nemmeno troppo clamore, visto che dall’esterno non sembrerà succedere niente di che, tranne vedere un soggetto maneggiare un cellulare, quindi i malintenzionati possono operare senza far troppo rumore o attirare l’attenzione dei passanti.
Un involucro iconico per mimetizzare un furto
Tranne ovviamente se dovesse vederli il legittimo proprietario. Tutto questo attraverso un semplice e remoto dispositivo elettronico come il Nokia 3310, un pezzo di storia che sembra avere a disposizione alcuni accenni di tecnologia che attraverso un uso malevolo possono permettere addirittura di rubare una macchina.
Tutto starebbe nel suo involucro, un accessorio in vendita nel pericoloso deep web, sottoforma di differenti tipi di mimetizzazione, per esempio alcune prendono l’aspetto di custodie per altoparlanti. I prezzi non sono certo uno scherzo da poco visto che si parla di cifre che vanno dai 2.500 ai 18.000 euro.