La nuova mania del furto d’auto vede i criminali servirsi di dispositivi di localizzazione economici per derubare auto di grosso valore!
I conducenti d’auto sono avvertiti: i criminali stanno utilizzando nuovi metodi a buon mercato per rubare veicoli di alto valore, riuscendo addirittura a tracciare la loro posizione. Quest’ultimi infatti stanno utilizzando Apple AirTag e altri dispositivi simili per tracciare, monitorare e infine rubare veicoli.
Nuove analisi e informazioni rintracciate mostrano come le bande organizzate di furti d’auto utilizzino questo tipo di tecnologia per dimostrare che le auto “rubate su ordinazione” sono effettivamente in possesso dei ladri.
Un caso simbolo è quello di una Range Rover rubata che è stata recuperata dalla polizia: si è scoperto come contenesse un AirTag nascosto nel rivestimento del tetto e fortunatamente scoperto dalla Polizia in un porto Belga. Il tutto prima che i criminali potessero spedire l’auto in Africa, con le forze dell’ordine che credevano che l’AirTag fosse una “prova di affrancatura” da parte dei ladri. Questo caso ha confermato i sospetti relativamente all’utilizzo di dispositivi di localizzazione a basso costo per rubare veicoli costosi riducendo al contempo il rischio di essere scoperti dalla polizia.
AirTag e altri tracker sono progettati per essere attaccati ai bagagli o all’interno di un portafoglio per aiutare le persone a trovare gli oggetti smarriti utilizzando i loro telefoni. Si collegano anche con il telefono di chiunque entro 20 metri dal dispositivo, consentendo ai criminali di monitorare con precisione la posizione dell’auto rubata.
In questo modo possono tracciare i movimenti dell’auto prima di rubarla, verificare quando l’auto si ferma e dove è solitamente parcheggiata. Ciò significa anche che i ladri possono rintracciare la posizione dell’auto una volta che è stata spedita in un altro paese o continente.
Pesano come una moneta da 2 euro e costano meno di 30, utilizzano una tecnologia popolare ed economica alla portata di tutti. Andrew Chalk, specialista in assicurazioni auto presso NFU Mutual, ha affermato che questi dispositivi forniscono ai criminali un metodo facilmente mascherabile per rintracciare i veicoli fino alle case dei proprietari.
Ha aggiunto: “I ladri possono quindi tornare di notte per entrare e rubare le chiavi di casa o utilizzare scanner elettronici per entrare nelle auto e portarle via. Per fortuna, non crediamo che questa pratica sia attualmente diffusa, ma rapporti preoccupanti suggeriscono che questa è una tattica che i ladri useranno per depredare coloro che possiedono veicoli desiderabili”.