Furto catalizzatori: allarme per crescita esponenziale del fenomeno| Ecco i due marchi di automobili più gettonati dai ladri
Parcheggiare la vostra auto in una zona tranquilla e poco illuminata non è affatto un buon segno perché al vostro ritorno potreste trovare una brutta sorpresa.
Stanno, infatti, aumentando in maniera incredibile i furti di marmitte e di catalizzatori in Italia. Un fenomeno in forte crescita che ovviamente sta facendo preoccupare e non poco le autorità locali, ma non solo, anche coloro che si ritrovano senza questi pezzi sulla propria auto rimangono sconcertati.
Chi subisce il furto, infatti, è costretto ad affrontare una spesa compresa fra i 700 e i 2.000 euro, una cifra senza dubbio non indifferente e mai rimborsata dalle assicurazioni. Inoltre, spesso e volentieri le vittime non denunciano il furto del pezzo, recandosi subito in officina visto che, ovviamente, senza il tubo e il catalizzatore non si può circolare. Il rumore non permette infatti di poter far altro che ricoverare la nostra auto in officina e sostituire il tutto.
E così che dopo il boom dei furti di fari, in Italia sta tornando un altro triste fenomeno, quello appunto legato alle marmitte, che se fino a qualche anno fa erano dei semplici tubi in ferro, oggi racchiudono un vero e proprio tesoro al loro interno.
Al suo interno sono presenti metalli rari come rodio, palladio e platino che spesso e volentieri finiscono nell’est Europa dove possono far ricche molte persone. Queste materie prime sono infatti utilizzate nelle armi moderne, a cominciare dai droni anche per la guerra in Ucraina o in Israele.
I modelli più colpiti
Ma chi sono i ladri? La maggior parte delle volte abili professionisti visto che staccare un pezzo di questo tipo da un’auto comporta almeno 15 minuti di tempo, oltre ad attrezzature che non tutti hanno a disposizione. A Napoli due anni fa un 45enne è morto mentre provava a staccare la marmitta da sotto una vettura, questo fa capire quanto sia complicata l’operazione di furto.
I ladri sono Italiani ma anche slavi, polacchi, macedoni, moldavi, mentre le vetture “più a rischio”, quelle che vengono prese maggiormente di mira dai delinquenti, sono le Toyota e le Smart, anche se in generale si cerca di rubare i pezzi delle auto più recenti, dove i pezzi sono più nuovi e allettanti.
Molti furti a Roma
Una volta sottratti i particolari, questi vengono spediti all’estero anche attraverso dei demolitori che li immettono sul mercato nero: Serbia e Lituania i principali Paesi di arrivo.
Da segnalare che Milano è anche la città dove si spaccano più vetri, mentre a Roma spetta il triste primato delle intere auto rubate, ma ogni città è soggetta a furti.