Un comportamento scorretto e pericoloso quello di aprire, o lasciare aperte, le portiere dell’auto senza guardarsi indietro: il rischio è elevato.
Lasciare le portiere dell’auto aperte o aprirle mentre sta sopraggiungendo un altro veicolo, magari per distrazioni o perché non ci si è guardati indietro, è davvero un comportamento potenzialmente pericoloso e che può causare gravi incidenti.
Può essere anche semplicemente di intralcio agli altri utenti che circolano su strada, che per evitare di colpire lo sportello eseguirebbero pericolose manovre. Non solo un ostacolo per altri automobilisti, ma anche per ciclisti o pedoni, che potrebbero sbatterci contro e farsi davvero male.
Ma nel caso si verificasse la peggiore delle ipotesi, un incidente dovuto proprio al fatto di lasciare in modo incauto uno sportello aperto dell’auto, su chi ricadrebbe la responsabilità o la colpa? A stabilire la norma è l’articolo 157 del Codice della Strada che considera responsabile dell’eventuale incidente proprio chi apre lo sportello.
Lo prescrive in modo esplicito “divieto a chiunque di aprire le porte di un veicolo, di scendere dallo stesso, nonché di lasciare aperte le porte, senza essersi assicurato che ciò non costituisca pericolo o intralcio per gli altri utenti della strada”. Secondo questa norma, chiunque violi queste disposizioni sopra dette è punibile con il pagamento di una sanzione amministrativa per un importo che varia dai 41 ai 169 euro.
Ma esiste un modo per evitare tutto questo? Certo basterebbe, quando si apre la portiera della macchina, seguire il semplice metodo olandese, tra l’altro insegnato anche durante la scuola guida proprio nel Paese. Il Dutch Reach consiste nell’aprire la portiera usando la mano destra al posto di quella sinistra, come si fa di solito.
Il conducente o passeggero che sta scendendo è costretto a una torsione leggera del busto che lo costringe a guardarsi indietro e a notare eventuali pericoli. Ad apportare ulteriori chiarimenti in merito alla responsabilità è un’altra legge, la n.41/2016. Il testo della legge chiarisce infatti le conseguenze penali a carico di chi è responsabile di un comportamento del genere.
Chiunque così facendo procuri lesioni gravi o gravissime o addirittura la morte di una persona, con violazione in questo caso dell’art. 157 del CdS, risponderà del reato di omicidio colposo stradale o lesioni personali colpose stradali (artt. 589-bis e 590-bis cod. pen.). Dal punto di vista assicurativo se il danno è colpa del proprietario dell’auto, tutto ricadrà sulla sua assicurazione naturalmente.
Nel caso, che si può ovviamente verificare, l’incidente è responsabilità di un passeggero o trasportato, si prevede la cosiddetta ipotesi di solidarietà nel debito, nei confronti del danneggiato o comunque proprietario del veicolo, in cui nel risarcimento entrano in gioco entrambe le assicurazioni.