La tua macchina sa tutto di te: senza questo nuovo certificato rischi di essere spiato a tua insaputa
Tecnologia e connettività a bordo dell’auto, da un lato rappresentano un vantaggio, ma dall’altro solo un rischio di vulnerabilità più elevato.
Se da un lato la connettività a bordo delle auto ha migliorato l’esperienza del conducente a livello di interazione con il veicolo e con le sue funzioni, ha facilitato la sua vita a bordo e reso più confortevole la sua attività di guidatore, il rovescio della medaglia è una maggiore esposizione dei dati sensibili.
I propri dati personali e la propria privacy, sono così spesso vulnerabili ad attacchi informatici, un modo per ottenere informazioni sensibili che hacker e malintenzionati possono rivendere a terzi. Generalità, indirizzi, numeri di telefono, movimenti e addirittura dati sensibili come quelli sanitari.
Esiste un modo di difendersi da tutto questo? Un modo per evitare che l’auto diventi solo il mezzo per essere spiati? Purtroppo alcune condizioni rispetto a questa materia sono contenute nella spesso neanche letta politica sulla privacy del fornitore. A chiarire l’argomento ESET una società di sicurezza spagnola.
I display delle auto in sostanza contengono gli stessi chip dei computer o degli smartphone, solo più resistenti e adeguati al ruolo. Ecco proprio come succede per il telefono, esiste un vero e proprio monitoraggio da parte dei dispositivi e così succede anche a bordo del veicolo.
Condivisione dati e privacy a bordo dell’auto: i rischi
Ancora più spaventoso, il fatto che tempo fa un rapporto di Mozilla mise in luce quanto i test di sicurezza e privacy rispetto ai dati personali a bordo non venissero rispettati quasi da nessun brand automobilistico, il monitoraggio dei dati arrivava a soglie inaspettate.
Ma nel 2021 le Nazioni Unite sono intervenute con una norma che prescrive l’obbligo per i veicoli di nuova omologazione commercializzate in Europa di un certificato di cyber security. Dal 2024 tutti i veicoli in vendita dovranno possederlo. Ma c’è un modo affinché si possano in qualche modo proteggere i dati sensibili e quindi la propria privacy?
Un certificato obbligatorio e qualche accorgimento per difendersi
Qualche misura di prevenzione esiste. A partire dall’attenta lettura delle condizioni sulla privacy. Prima di rivendere la propria auto, si potrebbe pensare di ripristinare le impostazioni di fabbrica del sistema o addirittura chiederlo a un’officina specializzata. Stessa cosa quando si noleggia un’auto, se si collega il proprio smartphone, la cosa giusta da fare è, dopo averlo scollegato, eliminare tutti i dati rimasti in memoria.
Non dimenticarsi mai di eseguire gli aggiornamenti software dell’auto perché essi contengono anche importanti misure di sicurezza. Poi essenziale limitare l’accesso a ogni dato sensibile tramite le impostazioni dell’infotainment dell’auto, è la cosa più facile da fare, e quando non in uso limitare anche la connettività automatica, così da essere sicuri di non condividere nulla quando non lo desideriamo.