Monopattini, il governo ha deciso: non potrai più usarli quando vuoi I I servizi di sharing sul piede di guerra
Si è svolta da poco la riunione al Ministero dei Trasporti dove si è discusso di dare un prodondo giro di vite su chi provoca incidenti sotto l’effetto di alcol e droghe, inoltre si va verso maggiori controlli nelle fasce notturne e più prevenzione nella scuola.
Non solo questo, ma vi sono anche misure a tutela dei ciclisti e la possibilità d’immettere l’obbligo del casco e perfino le targhe per i monopattini. Sono solo alcuni dei temi affrontati nella riunione al Mit sul fronte della sicurezza stradale.
L’incontro “è stata l’occasione per fare il punto della situazione su incidenti, funzionamento della patente a punti, necessità di coinvolgere maggiormente le scuole in attività di informazione e prevenzione, anche con la possibilità di attribuire crediti scolastici”, riporta il comunicato del Mit. Che vede anche l’aggiunta di: “È stato deciso un incremento dei controlli, anche nelle fasce notturne”.
“Tra i temi discussi, la necessità di un ulteriore giro di vite nei confronti di chi provoca incidenti stradali sotto l’effetto di alcol o droga”, viene spiegato in tutto il comunicato stampa. “Focus particolare su monopattini e sulle strategie per la tutela dei ciclisti. Nel primo caso, è sul tavolo l’idea di rendere obbligatorie targhe e casco. A gennaio verrà convocato un tavolo con i tecnici per stilare le proposte normative e regolamentari. Il tavolo sarà allargato, poi, ad altri soggetti come il ministero della Giustizia”.
Dato l’obbligo di avere i casco vi è un’infallibilità di prendere il monopattino e sono partite le lamentele di Assosharing: “Nel corso delle audizioni parlamentari tenutesi lo scorso anno per la revisione del codice della strada, abbiamo più volte affermato la disponibilità a valutare l’introduzione dell’obbligo di targa”.
Assosharing: si a norme più severe, ma no al casco
“L’obbligo del casco per i maggiorenni, la misura rappresenterebbe un’anomalia su scala europea, disincentivando gli investimenti in un settore in forte crescita”. Questa l’affermazione di Assosharing, associazione di categoria degli operatori di sharing mobility in Italia.
Proprio l’ente ha aggiunto ”In merito alla sicurezza, da uno studio dell”Osservatorio Sharing Mobility emerge come vi siano 2.07 incidenti ogni 100 mila km percorsi con monopattini in sharing e 5.01 ogni 100 mila spostamenti. Sono valori paragonabili con altri servizi di sharing con scooter e biciclette, numeri – afferma Assosharing – che indicano come in Italia non esista un’emergenza specifica per questa soluzione di mobilità“.
Una cosa che viene evidenziata è che la maggior parte degli incidenti sono stati causati da monopattini privati e non da quelli in sharing. La stessa Assosharing risulta essere invece favorevole ad inasprire le sanzioni per chi trucca i mezzi.