Non indossare mai questo accessorio alla guida | Se fai un incidente sarà lui il tuo boia
Facendo i conti è possibile notare che in Italia il numero d’incidente è diminuito negli ultimi cinque anni, ma a poco a poco questa diminuzione sta rallentando. Nel 2023 sono morte 1.145 persone; quasi uguale a quello dell’anno precedente. E anche se queste morti sono insostenibili e dovrebbero essere ridotte anno dopo anno, rimaniamo stagnanti.
“L’incidente è una malattia che incuba.” Così lo descrive il dottor Luis Montoro, professore di Sicurezza stradale, che dice che l’Italia sia uno dei pochi paesi dell’Unione europea in cui non è obbligatorio frequentare la scuola guida per prendere la patente. Questo esperto ritiene che gli autisti muoiano “stupidamente” per mancanza di formazione e per non conoscere alcune regole fondamentali, come indossare correttamente la cravatta o tenere il finestrino mezzo aperto.
E con tutto ciò, è in grado di agganciare l’ascoltatore o il lettore con frasi come “abbiamo auto intelligenti ma non guidatori intelligenti”. Per Montoro l’istruzione è un pilastro fondamentale se vogliamo salvare vite umane sulla strada, poiché è inutile partire dalla sanzione se non c’è la formazione.
Perché che senso ha multare un automobilista che invece di andare a 30 km/h in città ne va a 50 ma non ha idea che quei chilometri fanno la differenza tra la vita e la morte per un pedone (nello specifico, a 50 km/h le possibilità di un i pedoni investiti da un’auto sono il 90%).
In questo senso Montoro ritiene che ci sia una grande disattenzione sulla formazione, e da anni chiede almeno 10 ore di formazione obbligatoria, non da autodidatta, nelle autoscuole in materia di sensibilizzazione e sensibilizzazione; perché è inutile imparare le regole a memoria, vomitare all’esame e dimenticarle dopo un po’.
Si può ottenere senza lezione
C’è un oggetto che può essere letale per molti ed è davvero incredibile il suo utilizzo: parliamo della cravatta, questo perchè per via del soffocamento che può creare in momenti particolari e in caso d’incidenti catastrofici.
Questa non dovrebbe mai scendere sotto la cintura per evitare di penzolare quando diventa stretta.
Accorciare i tempi di reazione
Inoltre, il veicolo su cui si svolgono le prove deve essere dotato di doppia frizione e doppio freno, di un doppio set di specchietti retrovisori e di un dispositivo che avvisa durante l’esame con segnali acustici e luminosi del suo utilizzo.
Montoro ritiene che si tratti di un’altra fascia di popolazione poco informata: “La soluzione non è solo accorciare i tempi per gli psicotecnici; occorre informarli sui rischi che comporta la guida, soprattutto i medici di famiglia.”