Parcheggi, così i furbetti la lasciano dove vogliono I Il trucco è difficile da beccare
Lo sappiamo bene, il contrassegno per disabili è uno degli oggetti più contraffatti del nostro paese? Il motivo? All’apparenza potrebbe riservare molti privilegi, in realtà cela diversità e problemi di ben più grave entità che appunto garantiscono un parcheggio riservati a chi detiene.
Sono infatti molti esercizi commerciali che per segnalare la presenza di un posteggio per portatori di handicap scrivono: “Vuoi il mio posto? Prendi il mio handicap”. Il famoso contrassegno però, può essere usato non solo sull’auto del relativo titolare, ma anche su quella del suo accompagnatore, a condizione che il portatore di handicap sia in quel momento presente con lui.
In ogni caso, il pass deve essere sempre in originale e non può mai trattarsi di una fotocopia, dato appunto il problema delle falsificazioni per le persona che vogliono impossessarsi indebitamente dei privilegi di altri. Cosa si rischia in caso di falsificazione del contrassegno disabili? Si corre davvero un grosso rischio ed una multa decisamente salata in molti casi.
Il reato di falso scatta tutte le volte in cui si crea un documento simile all’originale, sia che tale originale sia effettivamente esistente che non, quindi tutte le volte che portiamo in giro un documento copiato, anche, ad esempio, come fanno alcuni genitori con i propri figli per evitare di perdere il documento originale.
Pertanto, risulta responsabile di falso sia chi realizza una fotocopia di un pass che legittimamente detiene, sia invece chi ne crea uno ex novo a cui non avrebbe diritto, in entrambi i casi si vien puniti, una cosa che accade anche per le targhe delle moto da cross o, appunto per le carte di riconoscimento dei bambini.
Una copia a colori può costare cara
Un caso di multa può essere nel caso in cui si effettua una copia a colori del contrassegno disabili di titolarità di un genitore. Un secondo caso la realizzazione al computer di un contrassegno falso, realizzando in tutto e per tutto un pass identico ad un ipotetico originale.
Quanto appena detto è l’orientamento “tradizionale” della giurisprudenza. Negli ultimi anni, si è però aperto un forte contrasto. Secondo le innumerevoli sentenze della Cassazione, il falso si configura solo quando il soggetto non detiene alcun originale, quando cioè si realizza un documento dal nulla.
Al contrario, la fotocopia, anche se a colori e plastificata, di un contrassegno invalidi che già si possiede non costituisce reato; in tale ipotesi, scatterebbe solo una sanzione amministrativa da 84 a 335 euro. E questo perché è comunque sempre necessario esporre, sul cruscotto dell’auto, il pass in originale.