Patente: accertamenti tossicologici e valore soglia | Non te la ridanno più
Sappiamo bene come guidare dopo aver fatto uso di alcol, sostanze psicotrope o stupefacenti e medicinali può essere sintomo di patologie invalidanti alla guida, che causano gravi problemi all’attenzione e ai riflessi tanto da poter anche uccidere qualcuno.
Esistono al fine di accertare, nei casi previsti dal decreto 285/92 all’articolo 119, comma 4, i requisiti fisici e psichici d’idoneità alla guida. Le commissioni mediche locali possono richiedere nuovi accertamenti tossicologici ai fini di decretare la sospensione della patente di guida se il soggetto interessato è stato fermato in evidente stato confusionale.
Oltre a questo blocco, in sede di rilascio o rinnovo della patente di guida è possibile chiedere ulteriori accertamenti e il relativo certificato d’astinenza, previa valutazione della Commissione medica per accertare che il soggetto sia abile alla guida.
In questo caso, la legge determina sintomo di patologia «uso di sostanze stupefacenti o psicotrope e abuso e consumo abituale di medicinali», per cui si nota al decreto 59/11 al comma 1 e 2.1 che:
“La patente di guida non deve essere rilasciata né rinnovata al candidato o conducente che faccia uso di sostanze psicotrope o stupefacenti. Che abusi o faccia uso abituale di qualsiasi medicinale o associazione di medicinali nel caso in cui la quantità assunta sia tale da avere influenza sull’abilità alla guida”.
Gli stati di dipendenza
Questa nuova formula risulta diversa, in parte, rispetto al testo che in precedenza era il punto di riferimento in merito, ovvero il decreto 495/92 che riportava: La patente di guida non deve essere rilasciata o confermata ai candidati o conducenti che si trovino in stato di dipendenza attuale da alcool, stupefacenti o sostanze psicotrope né a persone che comunque consumino abitualmente sostanze capaci di compromettere la loro idoneità a guidare senza pericoli.
In particolare, viene evidenziata l’espressione “candidato o conducente che faccia uso” poichè è suscettibile a diverse interpretazioni, che spettano alla Commissione medica locale, non rendono qui possibile fornire informazioni precise sugli obiettivi degli accertamenti tossicologici del consumo di sostanze stupefacenti o psicotrope e medicinali.
Anche il consumo occasionale è reato
Si arriva anche a considerare tale, nell’ovvio caso in cui si faccia uso un momento prima di mettersi alla guida, il consumo occasionale che potrebbe essere equiparato al farne uso.
Secondo questa interpretazione, l’obiettivo degli accertamenti sarebbe pertanto stabilire in assoluto che non si consumino sostanze psicotrope o stupefacenti e medicinali. In questo caso, la Commissione medica locale potrebbe richiedere una finestra di alcuni mesi di valutazione prima di dare il proprio responso. In ogni caso, il ritorno della patente avviene e non è affatto facile riaverla.