Forare uno pneumatico durante un viaggio è molto comune ma lo studio di nuova tecnologia potrebbe risolvere questo problema una volta per tutte.
Una delle paure più comuni di chi si mette alla guida, specie per intraprendere lunghi viaggi, è quella di rimanere bloccati sul ciglio della strada perché una gomma si è forata. Un’evenienza talmente comune che è tra le motivazioni per cui molte aziende produttrici di pneumatici stanno studiando, da tempo, di una nuovissima tecnologia detta “airless”.
L’interesse delle aziende produttrici di pneumatici verso la tecnologia “airless” potrebbe riguardare anche quella che è la nuova normativa comunitaria europea Euro 7 e le sue più severe e stringenti restrizioni per l’argomento sistema frenante e soprattutto pneumatici.
Quelli con tecnologia “airless” dovrebbero forarsi e danneggiarsi molto meno e più difficilmente di quelli normali.Questo significherebbe meno danni e problemi per gli automobilisti, che sceglierebbero di sicuro pneumatici così fatti e poi meno sostituzioni e meno rifiuti, quindi più sostenibilità.
Alla base della tecnologia “airless”, già messa appunto da tanti altri produttori di pneumatici, c’è il fatto che lo pneumatico non è completamente chiuso perché mancante di un fianco ed è per questo costituito da più raggi disposti in modo da assorbire in modo abbastanza soddisfacente gli urti della strada, buche, dossi e assicurare aderenza al suolo.
Potrebbe quindi darsi che bucare una gomma durante i nostri viaggi non sarà più un problema grazie all’ultimissima invenzione di Nissan che davvero ci svolterà la vita da automobilisti. Una nuova tecnologia a cui ha lavorato la casa automobilistica a partire dai punti deboli e meno competitivi della più datata tecnologia “airless”.
Sono per esempio le forze di carico esercitate sui raggi molto più a contatto con il terreno. Nissan ha depositato un brevetto per un più nuovo e avanzato tipo di pneumatici “airless”. La soluzione a quel punto debole, quella più immediata, avrebbe potuto essere un irrobustimento della parte più esterna della gomma ma secondo Nissan anche questa avrebbe avuto degli svantaggi.
Di sicuro un potenziale aumento dell’incapacità di contenere e assorbire le asperità della strada e una riduzione della parte di contatto con il suolo. Ecco perché Nissan ha pensato a più raggi elastici disposti radialmente da un lato circonferenziale esterno di una gomma verso un lato circonferenziale interno del battistrada.
Cosa succede così facendo? In questo modo il carico che agisce sullo pneumatico essendo trasferito alla struttura a raggi pesa meno sul battistrada esterno che così subisce meno urti. La grandiosità del progetto degli pneumatici Nissan è che questa potrà essere una tecnologia applicabile ai veicoli a quattro ruote, ma non solo anche a motocicli, biciclette, veicoli industriali, proprio a tutti. La tecnologia Nissan potrebbe rappresentare davvero il futuro e l’innovazione in questo senso.