Posto di blocco: se ti fermano collabora | Ma ecco cosa non può mai chiederti la Poliza, non sei tenuto a rispondere
Se vieni fermato al posto di blocco, non dimenticarti che devi collaborare ma c’è qualcosa che la polizia proprio non può chiederti.
La polizia, esattamente come tutti le forze dell’ordine che presiedono la città ha il compito di vigilare sulla sicurezza del cittadino e per farlo in maniera efficace deve mettere in atto una serie di azioni che permettano di procedere con il controllo di alcuni particolari accadimenti.
Il posto di blocco è uno dei mezzi che tanto la polizia quanto le altre forze dell’ordine, hanno a disposizione per vigilare sul regolare andamento delle situazioni e in particolare, sulla regolarità di chi si mette alla guida. Troppo spesso si parla di posto di blocco riferendosi alle automobili e ad altri veicoli, ma la polizia ha il diritto di fermare un cittadino, anche mentre è impegnato in una semplice passeggiata.
Questo potere viene dato in quanto il corpo di polizia ha il dovere non solo di vigilare, ma anche di prevenire eventuali pericoli per la comunità intera.
Quello che però, a volte, il cittadino si chiede è in che modo ci si deve comportare durante un posto di blocco? Occorre essere collaborativi con gli agenti che si hanno davanti, ma questi hanno comunque dei limiti da rispettare. Vediamo allora nello specifico.
Collaborare con la polizia al posto di blocco, ma fino a che punto?
L’agente addetto al posto di blocco ha il dovere e diritto di chiedere i documenti al conducente del veicolo e anche a tutti i passeggeri che sono insieme a lui in quel momento. Inoltre può richiedere la documentazione dell’automobile, in particolare il libretto di circolazione e il tagliando assicurativo (anche se per questo non vi è più alcun obbligo).
Ma c’è una domanda che viene sempre fatta, ma non sarebbe nei limiti consentiti dalla legge. L’agente non può chiedere al conducente dove sta andando, o meglio, può farlo, ma questo può rifiutarsi di rispondere. Tale diritto lo sancisce la libertà di circolazione tutelata dalla stessa Costituzione italiana.
Nel caso di indagini in corso
La polizia non può chiedere al conducente del veicolo fermato ad un posto di blocco dove sta andando, nemmeno nel caso in cui questo sia indagato per un qualunque tipo di reato. In questo caso specifico il soggetto che viene indagato deve essere informato delle indagini in corso con un documento ufficiale.
Inoltre nel caso in cui il soggetto sia indagato è indispensabile che gli venga concessa la possibilità di consultare il suo avvocato prima di rispondere a qualsiasi domanda altrimenti si incorre in abuso di potere.