Puoi guidare un’auto anche senza patente e se non hai compiuto 18 anni I In questi casi la legge lo permette, non commetti un reato

Negli Stati Uniti, la legge consente anche ai 16enni di prendere la patente, per guidare l’auto in Italia, servono diciotto anni. A violare questa disposizione di legge si rischia grosso ma in casi eccezionali un “bambino guidatore” non è punibile. 

La legge italiana ritiene la guida di un minorenne pericolosa e illegale. La prescrizione, in tal senso, non consente alcuna interpretazione; al massimo è possibile farlo guidare con un accompagnatore ed il foglio rosa mentre si attende di poter effettuare l’esame di guida pratico che gli permetterà di prendere la patente B.

Guidare non è proprio un gioco da ragazzi, farlo in maniera improvvida e senza i dovuti requisiti, può avere conseguenze disastrose che potrebbero mettere a repentaglio l’incolumità propria, in questo caso del minore, e quella altrui. Purtroppo situazioni di questo tipo, accadono non di rado tra ragazzini, magari diretti ad una festa o ad una serata tra amici.

La flessibilità della legge in generale è dovuta alla differenza o alla relazione con altre norme giuridiche poiché non tutte le circostanze in cui un dispositivo di legge può essere applicato, sono rispondenti al novero dei casi ascrivibili ad una norma precisa. Per arrivare al caso di specie vengono vagliate le casistiche generali e le eventuali eccezioni contenute nella giurisprudenza.

Nelle sue parti di norma vengono previste sanzioni nel caso di violazioni della stessa. In Italia la guida di un minore punisce il proprietario del veicolo con una sanzione minima di 516 ed una massima di 2.016 Euro tranne che in un caso che si trova nel Codice Penale e non sul Codice della Strada.

L’eccezione alla regola

Precisamente nell’Articolo 54 del Codice Penale viene spiegato cos’è lo stato di necessità ovvero una situazione in cui gravi emergenze permettono di ignorare una legge altrimenti in vigore. In particolare viene sancito che “Non è punibile chi ha commesso un fatto spinto da gravi necessità per tutelare una persona in pericolo di vita o proteggerla da gravi danni”.

Questo significa che, qualora il minore sia costretto dalla necessità a doversi mettere alla guida, dovrebbe dimostrare di avere agito per salvare una vita e che non c’erano altre opzioni per farlo. Teoricamente poi starebbe alla discrezionalità del giudice stabilire se la corsa all’ospedale per salvare un amico o un parente, sia stata spinta o meno da gravi necessità.

Allora e solamente in questo unico caso di estremo soccorso potrebbe dimostrare la sua tutt’altro che illecita condotta ed evitare la multa.