Queste sono le auto nuove che non hanno obbligo degli ADAS fino al 2025 | Ancora sei in tempo a comprare una macchina normale
L’obbligo della dotazione ADAS a bordo dei veicoli, da questo mese di luglio, potrebbe prevedere alcune eccezioni per specifiche categorie di auto.
Questo mese di luglio rappresenta un vero e proprio spartiacque temporale nella storia delle auto, perché segna l’introduzione a bordo di tutti i nuovi veicoli immatricolati e circolanti sulle strade europee, dell’obbligo di alcune tecnologie indispensabili per assicurare sicurezza e assistenza alla guida: stiamo parlando degli ormai noti ADAS.
Quanto detto è stato previsto, stabilito ed emanato a partire da un regolamento comunitario europeo, il 2144 del 2019, che ha prescritto per tutte le auto commercializzate in Europa, a partire dal giorno del 7 luglio 2024, l’obbligo di dotarsi dei sistemi ADAS, Advanced Drive Assistance Systems.
Questi ultimi, alcuni già noti e funzionanti già a bordo di numerosi modelli nuovi già in circolazione da tempo, altri meno. Stiamo parlando per esempio della frenata di emergenza, dell’Intelligence Speed Assist, del rilevatore di sonnolenza, dell’avviso di deviazione dalla corsia.
Ma anche del rilevatore di retromarcia o delle ultime new entry quali interfaccia per inibitore di accensione con etilometro e scatola nera. Ma come è risaputo, per ogni regola ci sono sempre delle eccezioni, in ogni campo. E anche in questo caso la dotazione ADAS obbligatoria potrebbe escludere qualche veicolo.
Obbligo ADAS a bordo: il regolamento e le sue eccezioni
Facciamo riferimento ad un altro regolamento europeo, il 2018/858, nel quale è contenuta l’eccezione per una serie di veicoli, che possono dunque continuare a circolare sulle strade europee anche senza ADAS a bordo, per almeno un altro anno di tempo, fino al 7 luglio 2025.
Sono tutti quei veicoli di fine serie o di serie brevi. Ma anche per questi due l’eccezione ha dei limiti. Infatti per le auto fine serie, ci sarà un limite, al numero massimo di esemplari circolanti, che non potrà superare il 10% delle auto di ogni tipo immatricolate e circolanti sulle strade di un dato Stato europeo l’anno precedente.
Le auto che non hanno l’obbligo, per poco
Mentre per i veicoli di serie brevi, il numero massimo di immatricolazioni si ferma alle 1500 unità all’anno, se fabbricate all’interno della nazione, 250. Non solo questi veicoli dovranno sempre avere a disposizione un certificato di conformità, emesso al momento della produzione o dopo, che vale tre mesi almeno. Si tratta di veicoli che al momento della produzione avevano tutti i requisiti di omologazione richiesti dall’UE.
Naturalmente per approfittare di questa eccezione, gli stessi produttori devono fare richiesta, presso gli uffici competenti delle autorità dello Stato europeo in cui avviene la produzione, specificando le ragioni economiche o tecniche che rendono impossibile l’adattamento di quei singoli modelli ai nuovi sistemi ADAS, e quindi all’applicazione del regolamento.