Richiamo motori Stellantis | Se la tua auto consuma molto olio potrebbe dipendere da questo
Il gruppo automobilistico Stellantis è alle prese con un problema che sembrerebbe riguardare uno dei suoi motori più comuni, il PureTech.
Stellantis e in particolare alcuni dei suoi brand, quali Citroën, Opel, DS, Fiat, Peugeot e Jeep, sembrano avere un vero e proprio problema con uno dei motori che montano su modelli molto attuali: parliamo del PureTech. Questa questione, che va avanti già da un po’ di tempo.
Sembrerebbe essere stata presa in considerazione dal gruppo automobilistico, pronto a fornire soluzioni per scavalcare questa cattiva reputazione. Il motore in questione, l‘1.2 o l’1.0 benzina PureTech, è dotato di cinghia di distribuzione bagnata o a bagno d’olio.
La sua responsabilità sembrerebbe essere centrale nel problema di cui molti clienti si lamentano e che vorrebbero risolvere: consumo eccessivo di olio e mancanza di pressione dello stesso. Ma non solo sembrerebbe consumarsi così prima del previsto e quando questo accade qualche detrito potrebbe ostruire la ventosa da cui entra l’olio nel monoblocco.
Questo motore che sembra non godere proprio di ottima reputazione ultimamente, non è una novità, perché esisteva già per essere montato su modelli del gruppo PSA prima ancora della comparsa di Stellantis. Sembrerebbe, dalle ultime indiscrezioni, che Stellantis stia lavorando a mettere in campo una vera e propria strategia di supporto per la clientela.
Stellantis e la spinosa questione del motore PureTech
Sono in molti a lamentarsi del motore PureTech, una bella fetta, visto che molti modelli montano questo propulsore. Il gruppo automobilistico sembra che si farà carico del costo della riparazione per tutte quelle auto che montano questo specifico motore e che quindi presentano uno di quei due difetti di cui sopra abbiamo parlato, ovviamente non responsabilità dell’utente.
Nel dettaglio la copertura del costo della riparazione potrà essere completa o parziale, a seconda dell’età del veicolo e dei chilometri percorsi. Sembrerebbe che nei veicoli fino a 100.000 km o fino a cinque anni, il gruppo automobilistico possa farsi carico di tutta la spesa di riparazione nei centri ufficiali e autorizzati.
Una strategia di supporto per rispondere alle lamentele dei clienti
Per le auto che hanno fino a 150.000 km o un’età tra i cinque e gli otto anni, Stellantis sembra voglia occuparsi esclusivamente delle componenti necessarie a riparare il guasto. Il problema sembra comunque riguardare modelli davvero attuali che i clienti hanno acquistato non troppo tempo fa, usciti da poco dalle fabbriche.
L’idea è quella di rinforzare la cinghia di distribuzione sui modelli che presentano questo problema, compresi quelli a benzina, e decidendo di montare, sui nuovi modelli microibridi a benzina 1.2 PureTech MHEV, una catena di distribuzione che tra l’altro è già in uso su alcuni modelli come Opel Corsa, Jeep Avenger e Peugeot 208.