Sicurezza, meglio dar retta a Google Maps, imposta sempre il navigatore | Questo algoritmo può salvarti la vita
L’applicazione è fondamentale per i suoi tanti servizi, ma ora saprà dirti qual è la strada più sicura, ecco come.
Da quando la tecnologia è entrata a far parte delle vite degli automobilisti, Google Maps si è imposta come l’applicazione più utilizzata e amata da tantissime persone. La usiamo, infatti, per sapere quale strada dobbiamo percorrere, ma anche per scegliere quella più economica o quella più breve, in base alle nostre esigenze.
Fare a meno di Google Maps sarebbe difficile per molte persone, e lo sarà ancora di più dopo che questo algoritmo avrà modificato il suo sistema e sarà in grado di rivoluzionare il mercato delle auto come lo conosciamo oggi e darà un grande impulso alla tecnologia che sta già interessando il settore.
Infatti, fino ad ora Google Maps aveva considerato poco il tema della sicurezza, che però oggi rappresenta una priorità dalla quale non si può più prescindere. Poter scegliere la strada sicura sarà soltanto una delle conseguenze del nuovo algoritmo, perché le implicazioni potranno avere effetti sorprendenti per quanto riguarda la guida autonoma.
Ecco come è stato sviluppato l’algoritmo di cui stiamo parlando e in che modo esso potrebbe rivoluzionare le automobili di oggi.
Un algoritmo per scegliere la strada più sicura: la rivoluzione di Google Maps
A sviluppare l’algoritmo sono stati i Ricercatori dell’Università della Columbia Britannica, in Canada, che hanno condotto una ricerca in un ambiente urbano. Hanno scelto Atene, capitale della Grecia, dove hanno monitorato il traffico su una rete di strade che aveva 102 incroci, di cui alcuni segnalati e altri no.
Grazie ai dati ricavati dai droni, gli esperti hanno potuto identificare la rotta più sicura e quali strade rappresentavano un rischio maggiore o minore di incidenti. Lo stesso sistema sarà ovviamente applicato ad altre città, oltre ad Atene.
Google Maps e auto a guida autonoma, una novità importane
L’algoritmo sviluppato dai ricercatori avrà grandi implicazioni per quanto riguarda la guida autonoma, e potrà essere implementato nei sistemi di navigazione già esistenti. Il tutto rappresenterà una svolta per la sicurezza, perché terrà conto del traffico reale e di altre variabili che possono rappresentare un rischio importante. Potrà essere utilizzato anche dai ciclisti per scegliere il tracciato migliore per loro, ma anche da pedoni e altri utenti della strada.
Ovviamente, scegliere il percorso più sicuro non significa scegliere quello più veloce, ma in media se la lunghezza aumenta dell’11%, la sicurezza ottiene un incremento pari al 22%.