Sicurezza, vivere o morire in caso di incidente è una questione di genere | Sistemi di ritenuta inadeguati per le donne
Uno studio spagnolo su alcuni sistemi di sicurezza delle auto, ha evidenziato situazioni di inadeguatezza e di rischio.
E se la sicurezza a bordo della propria auto fosse purtroppo una questione di genere? Sembra infatti che anche questa volta qualcosa potrebbe andare a discapito delle donne. Un sospetto che è stato subito posto in evidenza dalla spagnola Fondazione Linea Directa.
Le prove? Uno studio recente dell’Università Pontificia Comillas, in Spagna, che ha analizzato i sistemi di sicurezza più avanzati a bordo delle auto e dimostrato come questi influiscano diversamente, in sinistri e incidenti che hanno come protagoniste conducenti o passeggere donne.
Il test, basato su un crash test frontale computerizzato, ha impiegato come tester manichini conformati secondo l’anatomia media di conducenti e passeggeri di ogni genere. I dati venuti fuori dalla prova sono stati sorprendenti in negativo.
Passeggeri e conducenti di sesso femminile avrebbero almeno il doppio delle probabilità di rimanere ferite in un incidente stradale, nonostante i dispositivi di sicurezza, rispetto agli uomini. Parliamo del 50% della probabilità in più di una grave lesione cerebrale, come la frattura del cranio in caso di collisione frontale.
Sicurezza a bordo: una questione di genere?
E non finisce qui perché sembra inoltre che anche la probabilità di rischio, di morire in un incidente stradale, sia più elevata rispetto a quella di guidatori uomini, in una percentuale del 17%. Secondo i ricercatori che hanno condotto lo studio, una prima spiegazione dei risultati del test, potrebbe essere ravvisabile semplicemente nel fatto che le macchine sarebbero costruite su modello di conducenti di sesso maschile, progettate per adattarsi al loro corpo.
Non è un caso infatti che i manichini, utilizzati durante i crash test, sono per lo più rassomiglianti e costruiti su figure di uomini e per decenni la sicurezza delle auto dipende da quei risultati. I ricercatori sottolineano anche come conducenti donne di statura media o bassa debbano per forza di cose avvicinarsi troppo al volante.
La probabile inadeguatezza di alcuni sistemi di sicurezza per le donne
Questo, in caso di sinistro, aumenta di molto la probabilità di gravi lesioni al torace, viso e collo, quando l‘airbag entra in azione. Sempre in questi termini lo studio evidenzia il cosiddetto “effetto subacqueo”: a causa di un impatto improvviso, per guidatrici o passeggere, la cintura non riesce a trattenere il corpo correttamente, esso infatti tende a scivolare parzialmente sotto la fascia inferiore, aumentando il rischio di lesioni interne.
Anche l’airbag sembra essere un altro punto di domanda: sembra infatti che conducenti o passeggeri di sesso femminile si scontrino con l’airbag prima che sia completamente gonfio, producendo un effetto di rimbalzo e non assorbendo bene il colpo, aumentando il rischio di rimanere ferite.