Sicurezza: vogliono abbassare i limiti di velocità su queste strade | Automobilisti costretti a pagare un duro prezzo
La valutazione della sicurezza delle strade del nostro Paese non è proprio confortante, la sicurezza sembra non essere la qualità di spicco.
Forse non tutti lo sanno ma esiste un ente che si occupa di effettuare valutazioni riguardanti la sicurezza delle strade di tutto il mondo. Si chiama IRAP International Road Assessment Programme e ha praticamente ideato un vero e proprio protocollo gratuito, si chiama Star Rating, contenente delle norme in questo senso.
Norme e regole che possano essere impiegate per valutazioni di tipo universale e che quindi possano andare bene per ogni realtà e che possano rendere confrontabili i dati fuoriusciti dalle analisi. Questo protocollo nasce da uno studio approfondito delle strade basato su diversi parametri oggettivi.
Quali sono? Per esempio l’effettivo stato dell’asfalto, le condizioni del traffico, le infrastrutture, le norme che ne regolano la circolazione, la segnaletica e la velocità imposta come limite. Per esempio è assente il dato del tasso degli incidenti, perché in molti Paesi non si registra.
Attraverso questo protocollo non solo si valutano le condizioni e la sicurezza della strada in esame ma si può addirittura calcolare appunto il tasso di probabilità di incidenti. Il risultato proprio tangibile e visibile è una mappa stradale a colorazioni differenti, a seconda di quanto ogni strada sia pericolosa e meno sicura.
Le strade italiane? Non proprio sicure, specie per pedoni e due ruote
E in Italia, com’è la situazione? Anche nel nostro Paese il protocollo Star Rating è in uso. A descrivere la situazione italiana è stato più volte il Coordinatore Centrale Area Tecnica Aci l’ingegnere Luigi di Matteo: purtroppo c’è da ammettere che le strade italiane non sono così sicure e prive di rischi, specie per chi viaggia sulle due ruote. Ma la motivazione principale di questa pericolosità potrebbe sorprendere.
Aci in collaborazione con Anas porta aventi da tempo operazioni sul campo di rilevamenti su strada per il progetto Slain (acronimo per Saving Lines Assessing and Improving TEN-T Road Network Safety) e il protocollo usato è proprio Star Rating. Per raccogliere dati, si utilizza un furgone con strumentazioni di rilevazione e telecamere, che viaggia sulle principali tratte stradali e autostradali italiane.
La soluzione? Rallentare e abbassare i limiti di velocità
I dati vengono poi elaborati da software e tecnici specializzati. Centrale è il dato della velocità, la differenza tra quella effettiva dei mezzi e quella che la strada può sopportare. La soluzione? Rallentare l’andatura del traffico, abbassare i limiti di velocità, ma sappiamo bene che non sarebbe una notizia piacevole per i conducenti italiani.
Il quadro come dicevamo è poco confortante per motociclisti e pedoni, specie sulle tratte statali. Su una valutazione massima di 5 stelle (protocollo Star System), quei tratti di strada che si avvicinano alla sufficienza ne guadagnano al massimo 3, e sono davvero pochissime.