I manichini dei crash garantiscono la nostra sicurezza dal 1950, quando la società di ingegneria Sierra Engineering produsse il Sierra Sam. Ma sembra che l’industria abbia impiegato un po’ di tempo per rendersi conto che l’utilizzo di un unico prototipo basato sull’anatomia di un uomo in forma non è così efficace come dovrebbe essere.
Un manichino femminile non è stato sviluppato fino al 1995 e Volvo ha impiegato altri otto anni per creare il primo manichino basato su una donna incinta. Ora il produttore mette sul tavolo il fatto che i crash test si basano esclusivamente sulle caratteristiche maschili, nonostante le donne abbiano maggiori probabilità di subire lesioni al torace e il cosiddetto “colpo di frusta”.
Il manichino più utilizzato nel settore è alto 1,77 m e pesa 76 kg. Gli Stati Uniti non hanno iniziato a utilizzare manichini femminili nei crash test fino al 2011; Euro NCAP ha fatto lo stesso nel 2015 solo nei crash test frontali.
Volvo ritiene che le donne corrano un rischio maggiore di rimanere ferite in un incidente stradale rispetto agli uomini. Volvo ha raccolto dati da 40 anni di ricerca: nel 1970 è stata costituita la squadra investigativa sugli incidenti stradali Volvo. Da allora, il team ha raccolto e analizzato i dati di oltre 40.000 auto e 70.000 passeggeri e ha identificato quali lesioni si verificano in diversi incidenti che coinvolgono uomini, donne e bambini.
Una delle sue conclusioni è che la diversa anatomia e forza corporea tra uomini e donne sono determinanti per valutare i danni causati da un incidente. Pertanto, le donne corrono un rischio maggiore di soffrire di colpo di frusta. Ha anche scoperto che le donne hanno maggiori probabilità di subire lesioni al torace in un incidente stradale rispetto agli uomini a causa delle differenze nell’anatomia e nella muscolatura del torace.
Naturalmente, questo può applicarsi a persone basse, sovrappeso, anziane. Ogni persona ha esigenze di protezione specifiche che di solito non vengono rappresentate nei crash test.
Gli Stati Uniti sono un buon esempio: la loro popolazione ha un’aspettativa di vita più lunga ma è anche aumentata di peso, per questo il Michigan International Center for Automotive Medicine ha realizzato diversi prototipi: uno che pesa 123 chili e un altro che imita le caratteristiche di una donna, anche lui sovrappeso, 70 anni.
In un impatto frontale, ad esempio, i conducenti obesi tendono a scivolare sotto la cintura, aumentando il rischio di lesioni più gravi agli arti inferiori. Due anni dopo hanno sviluppato quello che sostengono essere il primo manichino virtuale basato su una donna incinta.
In questo modo sono stati in grado di determinare in che modo la cintura di sicurezza e gli airbag influenzano l’utero e la placenta della donna in caso di collisione, al fine di migliorare i sistemi di sicurezza.