Spia cruscotto, quella a forma di tartaruga può risparmiarti un bel multone | Se si accende dovrai fare così
Uno dei fattori di preoccupazione dei conducenti di auto elettriche è la ricarica: la paura di dover fare i conti con la batteria scarica.
Una delle più ricorrenti preoccupazioni che un’auto elettrica può suscitare nel suo conducente, di solito anche uno dei dubbi al momento dell’acquisto, è il fattore batteria o meglio la paura di rimanere a piedi perché la ricarica si è esaurita. Una vera e propria ansia da autonomia.
Questo non sembrerebbe essere un problema per coloro che vivono e si muovono in macchina lungo strade e percorsi davvero forniti dal punto di vista delle infrastrutture di ricarica, per veicoli elettrici, ma così non è per tutti, perché sappiamo che questo è un limite da considerare.
Come lo è pure il fatto che non tutte le auto elettriche sono così tecnologicamente sofisticate da fornire anche il minimo dato sull’autonomia di bordo e questo, può indurre ancora più ansia nel conducente, cioè non sapere in realtà quanto ce la farà ancora con quella ricarica.
E se non bastasse, il fatto di rimanere a piedi, prima senza carburante, adesso senza batteria, può essere anche motivo di multa. Ma spieghiamoci bene, possono esserlo le conseguenze relative a questo improvviso evento che in qualche modo potrebbero comportare problemi di sicurezza alla circolazione stradale.
Auto elettriche e batteria scarica: una spia può evitarti la multa
Un attimo però perché va detto in aggiunta che naturalmente il veicolo elettrico non si fermerà immediatamente ma darà delle avvisaglie al conducente della situazione di penuria di autonomia, avvisandolo per esempio attraverso la cosiddetta modalità tartaruga: si tratta di una spia accesa sul quadro strumenti, un vero e proprio indicatore di cui dispongono i veicoli elettrificati.
Esso si accende per avvertire che il veicolo entrerà in modalità protetta, quindi viaggerà più lentamente, limitando le prestazioni, per evitare qualsiasi danno: la velocità più bassa risparmierà qualche chilometro di autonomia e proteggerà la batteria da eventuali danni più importanti dovuti alla mancanza di ricarica.
Guidare senza ricarica: un danno al motore e alla sicurezza
Guidare senza ricarica potrebbe essere dannoso per la stessa batteria, ecco spiegata anche la presenza di buffer di sicurezza su molti modelli. Quando la spia a forma di tartaruga si illumina è il caso di correre subito ai ripari. Lasciare la strada e cercare un posto per la sosta, magari anche dotato di colonnine di ricarica. Nel peggiore dei casi, il conducente dovrà rivolgersi all’assistenza stradale dotata spesso anche di stazioni di ricarica portatile.
Multe salate, fino a 200 euro, per sosta impropria o vietata, quando fermo in mezzo alla strada in modo non sicuro. Oppure nel pieno della difficoltà di spingere fuori dalla strada il veicolo scarico, magari con una manovra rischiosa e azzardata, si potrebbe incorrere nel rischio di guida negligente, la multa potrebbe essere la medesima.