Truffa della retromarcia: non fermarti e allontanati subito | Anziani presi di mira
I truffatori se ne inventano di ogni, e quella di cui ti parliamo oggi è solo l’ultima delle truffe. Ecco come difendersi al meglio per evitare di perdere soldi a causa di un malintenzionato.
Quando ci si trova in auto, bisogna stare attenti ad ogni cosa. Non bastano le normali preoccupazioni e le attenzioni che un automobilista deve metterci quando sta circolando, ci mancavano soltanto i truffatori che cercano di spillare i soldi in qualsiasi modo disonesto. E stanno mettendo a punto metodi sempre più ingegnosi per farlo.
Il trucco di cui ti parliamo oggi si chiama “truffa delle retromarcia” e colpisce le persone nel momento in cui si sono appena rimessi a bordo della propria auto e stanno per ripartire uscendo, per esempio, da un semplice parcheggio.
Si tratta di una truffa registrata ormai già tante volte nel nostro paese, e le Forze dell’ordine stanno dando qualche consiglio su come difendersi al meglio evitando così di dare soldi a persone che non hanno buone intenzioni. E, come in tutte le truffe di questo genere, i più colpiti sono le persone anziane, che di fronte a situazioni difficili non sanno come reagire.
Ecco quindi come funziona la truffa delle retromarcia: se scopri come funziona, saprai come difenderti e non rischierai più nulla.
Ecco come funziona la truffa della retromarcia: i più colpiti sono gli automobilisti più anziani
Le ricostruzioni delle Forze dell’ordine sono state possibili grazie alle denunce fatte da chi è stato colpito da questa truffa e da alcuni testimoni oculari. Il funzionamento di questa truffa, in particolare, è simile a molte che si sono già viste nel corso degli ultimi anni, e quindi difendersi non è troppo difficile.
In poche parole, quando un’auto sta ripartendo in retromarcia improvvisamente una persona si mette dietro di essa, simulando di essere stata colpita e fingendo un dolore che ovviamente non esiste. A questo punto il truffatore cerca di farsi risarcire in maniera sbrigativa, chiedendo soldi minacciando di denunciare l’automobilista che, spaventato, a volte acconsente di pagare il finto malcapitato.
Truffa della retromarcia, i primi casi registrati a Foggia e a Bologna: cosa è successo
Difendersi da questa truffa non è difficile: quando si capisce che l’altra persona sta fingendo (o anche se ne hai soltanto il dubbio), la cosa migliore da fare è allertare le autorità. Il truffatore non avrà alcun piacere di avere a che fare con le Forze dell’ordine, e tenderà a fuggire. Se le cose si fanno più spiacevole del previsto, meglio chiudersi in auto e eventualmente scappare, allertando sempre la polizia o i carabinieri.
Un primo caso si è registrato a Foggia, dove un anziano vittima di questa truffa è stato salvato da un testimone che ha visto tutto e ha messo in fuga il malintenzionato. Un caso simile a Bologna, dove le Forze dell’ordine hanno arrestato due uomini che hanno messo in atto questa truffa contro un 64enne.