Truffa dell’assicurazione: scende in campo Google | Ecco come non farsi fregare
Il web può diventare una trappola per i consumatori a causa di siti e pubblicità ingannevoli: a loro tutela scendono in campo Ivass e Google.
Il mondo del web e degli annunci pubblicitari che tappezzano i più importanti motori di ricerca spesso diventa una trappola per chi, distratto o ignaro di certi pericoli, clicca e si affida a società di servizi sbagliate. È un vero e proprio problema quello dei numerosi siti irregolari e delle relative pubblicità.
Nel dettaglio parliamo di servizi assicurativi o finanziari che grazie a dell’ottima ma truffaldina pubblicità, attirano clic e contratti, e che fanno cadere nelle proprie trame i consumatori, così vittime di frodi e truffe online. Da qui la necessità assoluta di regolamentare attraverso vere e proprie leggi e sanzioni questo ambito del web.
Dall’attiva compartecipazione tra Ivass, l’autorità di controllo in ambito assicurativo, e Google, colosso informatico mondiale, nasce un’alleanza a favore dei consumatori, a loro tutela contro truffe e servizi online ingannevoli dei quali potrebbero cadere vittime. Lo scopo è quello di verificare l’affidabilità, attraverso un programma dedicato, delle inserzioni pubblicitarie di assicurazioni e società di servizi finanziari.
Un programma che Google renderà attivo e operativo a partire dal 1° novembre 2023. L’attenzione è rivolta appunto a quegli innumerevoli casi, già collezionati da molti consumatori, di frodi e truffe online. La sinergia negli intenti è già tangibile nelle dichiarazioni dei portavoce di Google.
Un programma contro le truffe online: l’alleanza tra Ivass e Google
“Ci impegniamo affinché la pubblicità che mostriamo sia sicura e affidabile e crediamo che la collaborazione con le istituzioni e le autorità di regolamentazione sia essenziale a tal fine”. Ecco che tutte le aziende che intendono pubblicizzare i loro servizi assicurativi e finanziari, regolamentati attraverso i servizi pubblicitari di Google, in Italia, dovranno dimostrare l’autorizzazione da parte delle autorità locali competenti in materia.
Anche i dati registrati dalle indagini condotte da Ivass fanno quasi impressione: da inizio anno sono stati segnalati almeno 140 siti fake. L’autorità ha infatti dichiarato di aver fornito a Google, per supporto, una white list, un elenco di siti regolari e affidabili che la stessa Ivass ha pubblicato sul proprio sito web e che verrà sempre mantenuta aggiornata, per essere consultata da utenti e consumatori.
Una “white list” di Ivass dei siti affidabili
Uno strumento davvero utile e alla portata di tutti, per non sbagliare. Questo programma di verifica dell’affidabilità di siti e inserzioni pubblicitarie, è una novità per l’Italia ma non per altri Paesi. È già attivo per esempio in Francia e Spagna, ma anche dall’altra parte del mondo, per esempio in Australia.
Anche nel Regno Unito questo sistema ha dimostrato di essere davvero efficiente: si è registrata una forte diminuzione delle segnalazioni di inserzioni e siti ingannevoli. Si spera, anzi si presuppone con sicurezza, che anche in Italia darà i frutti sperati per proteggere i consumatori.