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Rosberg vince a Baku, secondo Vettel

Rosberg torna alla vittoria al termine di una gara soporifera. Problemi per Hamilton che chiude quinto, ancora un secondo posto per Vettel

Il tedesco ha fatto quello che sperava di fare dall’inizio: conquistare questa importante vittoria per tentare di consolidare la leadership in campionato vista anche la posizione di partenza sfavorevole di Hamilton.
Rosberg ha centrato in pieno l’obiettivo, allungando di altri 15 punti su un Lewis Hamilton che negli ultimi due appuntamenti era tornato a farsi pericolosamente sotto.
Nico, per rendere una gara soporifera leggermente più accattivante, sul finale ha iniziato a perdere oltre un secondo al giro su Vettel, dando l’illusione al popolo ferrarista che la sua Mercedes potesse abbandonarlo poco prima del traguardo. Così non è stato, visto che Rosberg aveva solo rallentato per poter essere sicuro di poter rimanere sulle stesse coperture fino alla fine della gara.

Sul secondo gradino del podio sale Sebastian Vettel, che si conferma davvero un fuoriclasse nel tirare fuori il 110% dalla sua vettura: il tedesco ha perso tempo nelle prime fasi di gara a causa delle coperture SuperSoft mentre, dopo la sosta, ha iniziato ad avere quasi lo stesso passo di Rosberg.
Sebastian ha anche dimostrato di essere un pilota che sa leggere la gara e le varie situazioni meglio degli altri, chiedendo un cambio di strategia dopo che il muretto lo aveva richiamato ai box.

Sul gradino più basso troviamo un sorprendente Sergio Perez, al suo secondo podio stagionale dopo quello conquistato a Montecarlo. Il messicano partiva dalla settima posizione a causa della penalità dovuta alla sostituzione del cambio, ma è stato bravo a recuperare e ad avere un passo costante che lo ha portato sul podio proprio all’ultimo giro, grazie al sorpasso fatto su un Kimi Raikkonen che non ha provato nemmeno a difendersi a causa della penalità comminatagli dai commissari.

Il finlandese, quarto al traguardo, infatti, è stato sanzionato con un’addizione di tempo di 5 secondi dai commissari a causa di un errore fatto subito dopo il pit stop quando, in scia a Ricciardo, ha seguito l’australiano oltre la linea che delimitava l’ingresso della pit lane.
Proprio nelle battute finali, quindi, Kimi ha preferito non prendersi dei rischi nel difendersi da Perez.

Quinta posizione per un Lewis Hamilton molto appannato: dopo aver recuperato diverse posizioni nelle prime fasi di gara, il pilota britannico non ha potuto risolvere un problema sulla sua monoposto per via della restrizione sulle comunicazioni radio, quindi è rimasto senza potenza fornita dalla MGU-H per diversi giri.

Ci si aspettava di più dalla Williams solo sesta con Valtteri Bottas, mentre Felipe Massa ha chiuso con una decima posizione, piuttosto incolore. Male le Red Bull Racing: Daniel Ricciardo, settimo, e Max Verstappen, ottavo, hanno tribolato con le gomme. Quella che è considerata la macchina con il miglior telaio è diventata una mangia gomme: i due piloti hanno provato tutte e tre le mescole portate dalla Pirelli in Azerbaijan, senza cavare un ragno dal buco.