Petizione contro la Formula E
Da ieri c’è in corso un dibattito acceso al punto di creare una petizione contro il trasferimento della Formula E. Il problema principale è che molti cittadini non sono d’accordo di far svolgere la gara della Formula E in pieno centro città. Il grido di battaglia è alto e chiaro : “La Formula E in città è improponibile!”. Il portavoce di tutti i cittadini che non sono d’accordo allo svolgimento della gara in città è il vicepresidente del PS di Lugano, Carlo Zoppi che aiuta a favorire la petizione dei cittadini impauriti dello svolgimento della Formula E in città a causa dei danni che possono subire le strade e le alberature. L’intenzione di spostare la Formula E a Lugano era stata già idealizzata e annunciata (non ufficialmente) mesi fa, prima di prendere una decisione simile i cittadini giustamente desiderano sapere se questo è realmente possibile e se la Confederazione ritiene il tutto regolare e soprattutto sicuro. Tutto ciò è stato scritto nella petizione, inoltre in essa si aggiunge quanto segue: “ Riteniamo incredibile ed assurdo che il municipio di Lugano in un momento finanziario così delicato in cui sono presenti tagli alle spese per i servizi dei cittadini, possa incorrere in un rischio così elevato sia a livello finanziario che a livello gestionale“.
Ovviamente come si può notare i cittadini non sono affatto d’accordo, inoltre per poter essere in sicurezza totale per gareggiare sul circuito dovranno essere abbattuti alberi, eliminazione delle aiuole,asportazione di semafori e isolotti e altri interventi non ancora annunciati. Tutto crea molto più fastidio per quei poverini cittadini che hanno sempre lottato per rendere il centro città più sicuro. Questa operazione annullerebbe gli sforzi di tutti i cittadini di Lugano. La petizione mandata al municipio di Lugano è chiara e ben definita:
- Prima di confermare la Formula E a Lugano assicurarsi che non ci siano conseguenza negative sia sul lato finanziario che gestionale.
- Trovare un tracciato alternativo in città o nella regione e di conseguenza non proseguire con l’esame del tracciato finora eseguito in centro città.