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I risultati finali della 21. Winter Cup a Lonato

Concluse le finali della 21. Winter Cup di Lonato e sono quasi tutte nel sdegno del gruppo OTK, con due vittorie per il team ufficiale Tony Kart. Nella OK Niklas Nielsen domina dal primo all’ultimo giro, rinnovando il duello in famiglia con Lorenzo Travisanutto, il qule ha dovuto difendersi dagli attacchi di Ben Hanley. Ma nel duello tra l’italiano e l’inglese a infilarsi è stato Karol Basz, che scaraventa l’inglese giù dal podio. Dietro di loro Milell Noah, compagno di squadra di Basz, precede il terzetto CRG formato da Pedro Hiltbrand, Felice Tiene e Paavo Tonteri, che chiudono davanti a Bent Viscaal e all’australiano del team Ricciardo Reece Sidebottom. Nella OK Junior il duello è tutto interno al team Ricky Flynn Motorsport, visto che già in partenza Fin Kenneally è riuscito a sopravanzare Ivan Shvetsov, portandosi dietro anche Oscar Piastri, e mjettersi in scia a Timothy Peisselon. Piastri, però, non ha retto alla pressione di Shvetsov ed è scivolato dal terzo al sedicesimo posto in due giri. Il duello tra Peisselon e Kenneally è andato avanti fino a metà gara, quando l’inglese ha rotto gli indugi e ha preso il comando delle operazioni. Un giro più tardi è Shvetsov a sopravanzare Peisselon e mandarlo sul gradino più basso del podio. Tutto rimane inalterato fino alla fine, con Noah Watt a chiudere il terzetto degli inseguitori di Kenneally, che ha chiuso con oltre 3″5 di margine. Dietro di loro, buona rimonta per Dennis Hauger, ufficiale CRG, che precede Pavel Bulanzev e Frederik Vesti, sceso dal qu8arto al settimo posto, Charles Weerts, Guido Moggia e Oscar Piasdtri. Nella Mini ROK, la finale B è andata a Viktor Gustavsson, che alla terza tornata è riuscito a conquistare la leadership dopo essere partito dalla quinta piazza, sopravanzando il connazionale Theo Vernersson. Ma l’impresa la firmano due donne: Tereza Babickova e Francesca Raffaele. La prima riesce ad artigliare il secondo gradino del podio beffando all’ultima tornata Paolo Gallo, mentre l’italiana arriva quinta dopo essere partita dalla 24. posizione, preceduta da Cristian Bertuca. Dietro di lei si piazza, appunto, Vernersson, Leskiewicz, Elliot Vayron, Ferrari e il pilota del team CRG Leonardo Bizzotto, che rimonta ben 20 posizioni dal via. La finale A, invece, viene caratterizzata dalla bandiera rossa iniziale subito dopo il via della gara per un incidente. La ripartenza è in regime di bandiera gialla e vede Kirill Smal in testa dopo essere partito dalla pole, seguito da Luigi Coluccio e Francesco Pizzi. Per Smal le cose si mettono male nel corso del terzo giro, quando scivola dalla prima alla quinta posizione e il comando delle operazioni viene preso da Pizzi. L’italiano viene seguito da Coluccio e Mallet, che si scambiano le posizioni, fino a 3 giri dalla fine, quando il francese conquista lòa leadership prima di essere a sua volta beffato da Coluccio e dallo stesso Pizzi, che lo relegano sul gradino più basso del podio. Dietro di loro, chiudono Stanek, Crescente, Anderruti, Smal, Gomez, Szablewski e Maya Weug a chiudere la top ten. In KZ2 succede praticamente di tutto, con Marco Ardigò che beffa al via Bas Lammers, ma dietro di lui si accende un duello incrociato che vede coinvolti Anthony Abbasse, Luca Corberi e Fabian Federer. Ardigò perde il comando al sesto giro, infilato da Abbasse prima e da Corberi poi. Passano 7 giri ed è Corberi a prendere il comando delle operazioni, con Abbasse che viene infilato anche da Ardigò. Dietro di loro, c’è un altro bel duello che vede coinvolti Flavio Camponeschi e Leonardo Lorandi, con il pilota del team Babyrace che riesce a prevalere nel finale. Ardigò infila la zampata finale a 3 giri dalla fine e v a vincere, firmando la doppietta Tony Kart con Corberi, davanti ad Abbasse e Federer, poi penalizzato di 10″, Johansson, Forè, anche lui penalizzato, Lo0randi, Camnponeschi (penalizzato), Gonzales (penalizzato), Dalè, John Norris (penalizzato), Piccini, Mazzali, Puhakka e Backman a chiudere la top ten.