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Le finali del 27. Trofeo Andrea Margutti

La 27. edizione del Trofeo Margutti conclude il weekend di gara con alcuni risultati a sorpresa nelle finali e altri, forse, meno combattuti ma non per questo meno spettacolari. A iniziare dalla 60 Mini, dove il polesitter Rsian Fomin conquista il successo nelle battute finali, dopo che aveva ceduto il comando per quasi tutta la gara a Evann Mallet. Dopo una partenza non felice che lo aveva relegato al sesto posto, Fomin non si è perso d’animo e ha superato uno dietro l’altro tuti i suoi avversari riguadagnando la testa della corsa, appunto, a 12 tornate dalla fine. La rimonta di gionata, però, la mette a segno Kirill Smal, capace di guadagnare il terzo gradino del podio a suon di sorpassi dopo essere partito decimo e tenendo a distanza Federico Cecchi, staccato di quasi 9 decimi, e Francesco Miotto, quinto.

Domini quasi incontrastati, invece, in OK Junior e OK. Nella prima è doppietta per il team Ward Racing, con Ivan Shvetsov che prende il comando sin dal via e Pavel Bulantsev che ci mete poche tornate a issarsi al secondo posto e proteggere le spalle del compagno di squadra. Il russo beffa il connazionale Bogdan Fetisov e Noah Watt, scattato dalla prima fila, andando a prendersi quasi da subito il secondo posto. Dietro di luui Aklessandro Giardelli, Hampus Ericsson e Adam Etekiim, a completare le prime 7 posizioni tutte occupate da telai Tony Kart.

Stesso copione nella classe OK, dove è ancora un russo del team Ward Racing a vincere, ovverosia Alexander Smolyar, mentre Emil Dose, dopo un’esitazione al via, riesce a riprendersi il secondo posto negando la doppietta a Simon Ohlin, giunto al traguardo con 4 secondi di distacco dal danese. Chiude al quarto posto Mads Dalund, mentre al quinto arriva il russo Sergey Travnikov.

Finale con il botto in KZ2, dove Giacomo Polini beffa a 2 curve dalla fine il pilota di punta del team KSM Schumacher Alexander Schmitz, regalando così un’altra vittoria al team CRG. Dietro di loro si piazza quasi indisturbato Alberto Cavalieri, approfittando dell’incidente che all’ultima curva mette fuori gioco Tommaso Mosca e Leonardo Lorandi poco dopo essere stato infilato a sua volta dal pilota Babyrace, tenendosi dietro Alessandro Pellizzari, poi penalizzato, e Douglas Lundberg. Per Mosca è arrivata la beffa atroce dopo una brillante prestazione che lo aveva portato sul terzo gradino del podio, dopo che nelle battute iniziali si era confrontato anche con il compagno di team Massimo Dante (quest’ultimo ritiratosi a metà gara) e aveva guadagnato il terzo gradino del podio ai danni dello svedese del team Mach3, mentre Lorandi si mangia le mani per il quarto posto perso dopo aver preso il via addirittura dalla dodicesima piazza.