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La Race Dicrection rigetta l’appello di Yamaha!

La Race Direction ha rigettato l’appello di Yamaha, decidendo di non ridurre la sanzione di Valentino Rossi

Dopo il contatto tra Rossi e Marquez di questa mattina, la Race Direction ha subito sanzionato il pesarese comminando tre punti di penalità sulla sua licenza di guida che, sommati al punto di penalità “conquistato” a Misano, arrivano a quota quattro. E proprio con quattro punti di penalità è prevista la retrocessione fino all’ultima piazzola della griglia di partenza, da dove il Dottore vedrà iniziare la gara di Valencia.

Nonostante la Yamaha abbia prontamente presentato ricorso alla Race Direction per cercare di far riconsiderare la decisione sulla penalità di Rossi, i responsabili hanno deciso di confermare il risultato odierno e, soprattutto, di confermare la sanzione per il pilota numero 46.
Rossi, comunque, è stato autore di un gesto che ha messo fine ad un duello parecchio sopra le righe, iniziato già con la conferenza stampa di giovedì.

I due piloti non avevano voluto parlare al termine della gara ma, dopo qualche ora, si sono lasciati andare ad uno sfogo ai microfoni.

Ecco le dichiarazioni di Valentino Rossi, che sostiene di non aver dato volontariamente un calcio a Marquez: “Purtroppo non volevo arrivare a questo. Mi sarei solo voluto giocare il campionato con Lorenzo, ma oggi Marquez ha dimostrato che quello che dicevo giovedì in conferenza stampa era vero. Speravo che smascherandolo lo avrei fatto ragionare e che si sarebbe comportato diversamente, ma credo che oggi ha fatto anche peggio di Phillip Island. Nel contatto io non volevo farlo cadere, volevo solo cercare di portarlo fuori traiettoria e di fargli perdere tempo, perché mi aveva portato allo sfinimento. Mi stava facendo un attacco scorretto, ma il problema è stato che quando sono andato largo, ho rallentato molto e ci siamo toccati, ma non è affatto vero che gli ho dato un calcio. Poi se dai un calcio ad una MotoGp in quella situazione, non è che cade. Dalle immagini dell’elicottero si vede benissimo che quando sono andato largo lui mi ha toccato con il manubrio nella mia coscia sinistra ed io ho perso il piede sulla pedana. Comunque ribadisco che non gli ho dato un calcio e che non volevo farlo cadere. Il mio non è stato un fallo di reazione. E’ un epilogo brutto per tutti: sarebbe stato bello giocarsela con Jorge, ma Marquez si è messo in testa di decidere lui il nome del campione del mondo. Queste cose le abbiamo viste poche volte nella storia dello sport, quindi credo che oggi Marc abbia fatto anche una brutta figura. In Australia era stato un po’ più abbottonato, ma qui facevo proprio apposta. Arrivava forte in staccata, si fermava in mezzo alla curva e credo che non desse neanche tutto il gas sul rettilineo. Ormai Lorenzo era andato, quindi questa è stata la prova che avevo ragione giovedì. Con questa sanzione ha vinto Marquez, perché il suo piano di cercare di farmi perdere il Mondiale è andato a buon fine. Non penso che sia giusta, soprattutto perché io non lo volevo far cadere. Io volevo solo fargli capire di piantarla, ma non l’ha capita”.

Marc Marquez, convinto, invece, che Rossi lo abbia voluto buttare, ha dichiarato: “All’inizio ho fatto un po’ di fatica ed ero anche andato lungo un paio di volte, ma mi stavo riprendendo bene. Ci siamo passati più volte con Valentino, ma il mio obiettivo era sempre quello di restare davanti. Alla fine lui alla curva 14 lui mi ha sorpassato, ma questa volta ha rallentato tanto, mi ha guardato e quando mi ha visto lì vicino mi ha dato un calcio che mi ha fatto andare a terra. Questo è quello che io ho visto da dentro, ma che si è visto anche dalla tv. Nel calcio questo sarebbe stato un cartellino rosso, con l’arbitro che ti manda via dal campo. Alla fine qui invece io ero al box a guardare la gara, mentre lui era ancora in pista ed è potuto arrivare terzo. Forse il suo è stato un colpo di nervosismo, ma alla fine ci stiamo giocando la vita là fuori. Io spero che questo episodio finisca qua, ma non credo che sarà così. Io voglio solo fare la mia gara a Valencia, per chiudere l’anno con una bella vittoria e trovare delle motivazioni in vista della prossima stagione. Quello che è successo oggi sicuramente però lascia un segno per me e per tanta gente”.