Mondiale SBK 2016: si vedrà
Poco più di un mese dall’inizio del mondiale SBK 2016, solamente 21 i piloti iscritti sino a questo momento. Quello che probabilmente pesa maggiormente, è l’assenza di Aprilia e Suzuki nella griglia.
Di Alberto Murador
Se da una parte il mondiale della SBK 2016 riabbraccerà un costruttore come Yamaha, dall’altra parte dovrà contare delle assenze molto pesanti come quelle di Aprilia e Suzuki. Ma il problema che affligge la SBK non è solamente la presenza di soli cinque costruttori, ma la griglia di partenza che conta al momento solo 21 piloti iscritti.
Ebbene si, sembra di rivivere quegli anni bui del mondiale post stagione 2002, con un campionato orfano delle case ufficiali ed una sfilza di team privati privi del supporto da parte delle case (eccezione fatta per Ducati e Suzuki nel biennio 2003-2004). Però la situazione attuale desta molta precoccupazione, perchè la Dorna rischierebbe di rovinare quanto fatto di buono dalla precedente gestione di Infront.
Chiaramente è palese l’obiettivo della Dorna, convinvere i costruttori ad abbandonare il mondiale delle derivate di serie per abbracciare la MotoGp. A quanto pare sembrerebbe che ci stia riuscendo, l’esempio più evidente è quello di Aprilia: la casa di Noale ha abbandonato definitivamente la SBK per concentrarsi nella Gp, ma il rischio per Aprilia è quello di investire milioni e milioni di euro senza avere la certezza di vincere come ha fatto nel mondiale SBK.
Lo stesso discorso più o meno vale per la Suzuki, anch’essa ha abbandonato la SBK con la “scusa” di aver perso un partner tecnico come quello di Crescent, passato a gestire le Yamaha “ufficiali”. Ufficiali appunto per modo di dire, perchè la casa di Iwata si affida ad una struttura esterna, così come Althea per BMW. Honda si affida a Ten Kate, mentre le strutture ufficiali al 100 % sono solamente quelle di Kawasaki e Ducati. Per Mv Agusta il reparto corse è presente, anche se affidato al team di Giovanni Cuzari.
Il risultato finale parla di solamente 21 piloti iscritti al mondiale SBK 2016, con il rischio di vedere una flotta di tante Kawasaki, quattro Yamaha, quattro BMW, tre Ducati, due Honda ed una sola MV Agusta. Meno male che ci sono piloti di gran talento come i vari Rea, Sykes, Davies, Giugliano, Guintoli e l’arrivo di Hayden dalla MotoGp, perchè altrimenti si corre il rischio di vedere un campionato risicato come parco piloti, senza nulla togliere agli altri piloti non citati. Però gli anni gloriosi del mondiale Superbike sono distanti anni luce, e la luce in fondo al tunnel continua a non vedersi.