I genitori del pilota francese infatti, hanno annunciato ufficialmente di voler far causa alla FIA per avere giustizia per il figlio, morto dieci mesi fa dopo oltre nove mesi di coma dovuti ai gravissimi danni cerebrali causati dall’incidente avvenuto durante il GP di Suzuka 2014.
Adesso, dopo diverse richieste rimaste inascoltate da FIA e FOM, la famiglia del giovane pilota scomparso ha deciso di intraprendere le vie legali per restituire giustizia alla memoria del figlio, portando in tribunale FIA, Marussia e Formula 1 Group, di cui il presidente esecutivo è Bernie Ecclestone.
Alla base di questa scelta, oltre alle diverse richieste di informazioni rimaste inascoltate, ci sarebbe “la condizione di sicurezza non garantita dei piloti”, condizione portata da diversi fattori come le condizioni meteo avverse, un gru a bordo pista che stava recuperando la vettura di Sutil ed il mancato ingresso della Safety Car.
Dopo l’inchiesta interna della FIA, che ha scagionato completamente tutti gli organi interni della Formula 1 da Charlie Whiting fino all’ingegnere di pista di Bianchi, la famiglia aveva più volte richiesto di poter visionare tutti i documenti raccolti dalla Federazione, ma la risposta è stata sempre un secco “NO” quindi, vista la volontà di conoscere la verità, la famiglia Bianchi ha deciso di “scendere in campo” formalmente contro tutti gli organi che avrebbero potuto evitare l’incidente e non è da escludere che anche i Marshall giapponesi vengano chiamati dalle autorità per testimoniare.
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Il padre di Jules, ha dichiarato: “Cerchiamo giustizia per Jules e vogliamo stabilire la verità sulle decisioni che hanno portato all’incidente di nostro figlio durante quel GP. Come famiglia, abbiamo ancora molte domande in sospeso cui non è stata data una risposta e sentiamo che l’incidente e la morte di Jules si sarebbero potuti evitare se non fosse stata commessa una serie di errori”
Questa notizia, data proprio alla vigilia del GP di Montecarlo dove, grazie ad una nona posizione conquistata nel GP del 2014, Jules conquistò il primo ed unico punto iridato per la Marussia e per lui, fa ancora più rumore e riporta alla luce un fatto che ha dei risvolti ancora parecchio oscuri.